“Corretto e coraggioso il comportamento assunto da Fincantieri”, definisce così il segretario generale Uilm, Rocco Palombella, la decisione di Fincantieri di fermare le attività fino al 29 marzo prima ancora che il Decreto del Governo Conte introducesse la cassa integrazione (cig) per Covid-19.
“Mentre la situazione del Paese continua ad aggravarsi – dichiara Palombella -, con oltre quarantamila persone contagiate e oltre tremila morti in un mese, superando perfino i decessi della Cina, e il sistema produttivo al collasso che rischia una fermata generalizzata, non è il momento di polemiche assurde. Fincantieri, fin dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, è stata immediatamente disponibile a fermare tutti i cantieri italiani dal 14 al 29 marzo, salvaguardando gli oltre 9mila dipendenti e i circa 18mila lavoratori di tutto il complesso sistema degli appalti, senza nemmeno attendere, come hanno fatto molte altre, che il Decreto ‘Cura Italia’ introducesse la cig per Covid-19, che come noto non ha nessun costo per le imprese, essendo a totale carico dell’Inps, e comporta una decurtazione per il salario dei lavoratori pari a circa 200 euro per 15 giorni”.
Come evidenzia il segretario generale Uilm: “Fincantieri si è fatta carico di anticipare il periodo di fermata con una retribuzione piena chiedendo il piccolo sacrificio di modificare il normale programma delle ferie annuali”.
Lo stop deciso da Fincantieri di fermare le attività fino al 29 marzo era basato sulla speranza di ritorno alla normalità entro quella data e quindi della necessità di non perdere le scadenze degli ordini, come confermato dallo stesso leader della Uilm, che aggiunge: “Purtroppo la situazione nel frattempo è precipitata e non sappiamo ancora quali saranno le conseguenze sul mercato del turismo, ma anche sulla cantieristica e crocieristica, e sulle migliaia di lavoratori interessati”.
C’è preoccupazione da parte della Uilm per la situazione del Paese, ma condivide il comportamento assunto da Fincantieri, tanto essere definito “corretto e coraggioso”.
“Chiediamo all’azienda – dice Palombella – di continuare a rappresentare, nonostante la grave crisi, un punto di riferimento nella salvaguardia di migliaia di posti di lavoro e in uno dei settori fondamentali per il nostro Paese”.
Altra richiesta che l’Unione italiana lavoratori metalmeccanici fa a Fincantieri è “di intervenire con tutti gli strumenti che riterrà opportuno per contribuire a risolvere questa drammatica situazione insieme alle organizzazioni che stanno combattendo in prima linea contro l’emergenza, continuando ad avere un approccio costruttivo nel rispetto delle migliaia di lavoratori che rischiano gravi conseguenze”.
“Riteniamo non solo stucchevole ma addirittura assurda – conclude Palombella – la preoccupazione di qualcuno, che in questi giorni tragici per l’Italia continua a preoccuparsi solo della programmazione delle ferie estive. Diciamo a costoro di tornare alla realtà, perché altri e ben più gravi problemi attanagliano oggi i lavoratori italiani, problemi che come sindacato dobbiamo contribuire a fronteggiare, facendo fronte comune”.