General Growth Properties, società americana operante nel settore immobiliare, ed in particolare nel mercato dei centri commerciali, ha dichiarato bancarotta chiedendo al Tribunale di New York la protezione dai creditori al fine di operare sotto l’ombrello del “Chapter 11” delle Legge fallimentare statunitense. Trattasi un fallimento di portata rilevante se si considera che la General Growth Properties è stata schiacciata dai mutui immobiliari “decotti”, in quanto non più soggetti a rinegoziazione nell’ambito di una gestione ordinaria della società. In particolare, nessun soggetto ha avuto il coraggio di far fronte ad un debito che, a fronte di attivi per circa $ 29 miliardi, per General Growth Properties ha toccato i $ 27 miliardi, e che è frutto dello scoppio della bolla nel comparto immobiliare a stelle e strisce. Quella di General Growth Properties potrebbe comunque non essere l’unica clamorosa bancarotta nel settore del real estate se si considera, in base alle rilevazioni della società di ricerca Foresight Analytics, che nell’arco dei prossimi due anni scadranno negli States mutui commerciali per oltre $ 810 miliardi.