Sareste disposti a pagare per leggere le notizie on line? Oppure è meglio puntare sui portali gratuiti, anche a fronte di un’informazione di qualità inferiore? E’ questo uno dei grandi dilemmi della Rete, visto che da un lato l’informazione senza “lucchetti” è visibile a tutti e “vive” solo di raccolta pubblicitaria, mentre quella a pagamento è più strettamente legata al numero di “abbonamenti” sottoscritti con la conseguente riduzione di pagine viste. Ebbene, a quanto pare Rupert Murdoch sembra dopo tanti annunci fermamente intenzionato da qui a pochi mesi a trasformare le testate editoriali on line che fanno capo alla News Corp. in dei siti a pagamento. Il crollo della raccolta pubblicitaria on line ed i bilanci in rosso dell’area prettamente editoriale di News Corp. richiedono chiaramente dei cambi di strategia; ma non è detto che la “trasformazione” di testate come “The Times” o il “New York Post” in dei siti Internet a pagamento possa essere la via d’uscita. Anzi, di fronte ai milioni di siti di informazione on line accessibili gratuitamente, non mancano coloro che affermano che trattasi di un’idea destinata solo ad avvantaggiare i principali concorrenti che offrono notizie “free”.
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