Sono iniziate a circolare voci riguardo il possibile acquisto di TNT da parte di UPS. Il colosso americano delle spedizioni (UPS capitalizza 66 Miliardi di dollari ed è la più grande azienda del settore) starebbe infatti preparando un’offerta da 10 miliardi di euro (15 miliardi di dollari) per la compagnia olandese, già oggetto di speculazioni lo scorso mese per una possibile acquisizione da parte di FED EX, altra grande compagnia americana del settore.
Intanto le due compagnie restano in silenzio trincerandosi dietro secchi no comment. Il mercato borsistico però sembra credere a questa possibilità, tanto che il titolo della compagnia europea è salito del 14% nell’ultima settima, battendo l’indice settoriale anch’esso in salita, ma solo del 3,6% grazie alla discesa dei prezzi del petrolio ai minimi degli ultimi mesi. E’ proprio il prezzo del petrolio a costituire il principale fattore di spinta verso la ricerca di sinergie finalizzate alla riduzione dei costi. Negli ultimi mesi infatti i margini di profitto delle aziende del settore sono andati decrescendo a causa degli alti prezzi del carburante e del rallentamento della crescita economica.
TNT a fine luglio aveva annunciato per il secondo trimestre profitti in calo del 16% a 205 milioni di euro e aveva abbassato le stime per la seconda parte dell’anno nonostante il buon andamento dei ricavi, in salita del 4,5% a 2,8 miliardi di euro. Stessa cosa per UPS, che ha visto l’utile scendere del 21% rispetto all’anno scorso a 873 milioni di dollari.
Già in maggio UPS aveva siglato un accordo di collaborazione con la tedesca Deutsche Post per il ritorno alla profittabilità di DHL U.S., sezione americana della compagnia europea. L’acquisto di TNT darebbe vita ad un colosso con sede ad Atlanta, ma con importanti scali anche in Belgio e un centro di smistamento ad Arnhem, in Olanda.