Gli annunci della Fed fanno volare l’oro ai massimi da ottobre

La giornata di ieri è stata davvero eccezionale per l’oro e le sue contrattazioni: il biondo metallo è infatti cresciuto di oltre un punto percentuale, facendo registrare l’incremento più alto delle ultime sette settimane. In pratica, questa performance è stata resa possibile dai rally contemporanei dei mercati azionari, delle varie commodities e addirittura dell’euro, ma soprattutto dagli ultimi annunci della Federal Reserve, pronta ad ampliare dal punto di vista temporale la durata di interessi molto bassi. Tra l’altro, il balzo aureo è stato il più evidente per quel che riguarda una singola giornata dopo ben tre mesi di attesa.

Le parole di Ben Bernanke non potevano che ingolosire gli investitori, a lungo preoccupati per il fatto che le politiche della stessa Fed avrebbero potuto stressare inutilmente il prezioso metallo, ma ora il costo del denaro sta diventando una vera opportunità. Secondo gran parte degli analisti finanziari, inoltre, bisogna tenere conto anche del progressivo indebolimento del dollaro che rende più appetibile questo investimento. L’oro, poi, dovrebbe beneficiare del possibile acquisto di titoli di Stato da parte della banca centrale americana, visto che l’inflazione non viene percepita come un problema del momento. Si tratta pur sempre di un bene rifugio, ma la sua vulnerabilità è dietro l’angolo, dunque bisognerà prestare la massima attenzione.

Entrando maggiormente nel dettaglio delle contrattazioni finanziarie, c’è da dire che il balzo in questione è stato pari a 1,11 punti percentuali, con la quotazione complessiva che si è attestata sui 1.729,76 dollari l’oncia. Allo stesso tempo, i contratti futures collegati al metallo e relativi alle spedizioni di febbraio hanno ottenuto un guadagno importante dell’1,5%, con 24,80 dollari l’oncia di prezzo. Tra l’altro, il 2012 dovrebbe riservare sorprese positive all’oro, con una tendenza rialzista che è destinata a proseguire per il dodicesimo anno consecutivo (la quotazione media prevista è di 1.765 dollari l’oncia per la precisione).