Il presidente di Generali, e consigliere di Telecom Italia, Gabriele Galateri, ha pubblicamente difeso il progetto di scorporo della rete pesantemente criticato dagli analisti del Financial Times. Secondo Galateri il consiglio di amministrazione di Telecom “ha preso una decisione che mi sembra importante”, precisando poi che tale iniziativa contribuire a rendere più competitivo il sistema delle tlc del Paese. Vediamo allora quali sono i prossimi step dell’operazione, e quali le principali valutazioni effettuate.
Tree Real Estate investe nel web con Immobile.net
Per andare incontro alle esigenze dei clienti, ormai evoluti e molto attenti alla scelta dell’immobile ricercato, Tree Real Estate, holding del Gruppo Gabetti Property Solutions, quotato alla borsa di Milano, a cui fanno capo le agenzie immobiliari Gabetti, Professionecasa e Grimaldi, ha deciso di investire nel web con Immobile.net, un portale di annunci immobiliari lanciato all’inizio dello scorso mese con l’obiettivo di aiutare coloro che sono alla ricerca di un immobile, attraverso un sito semplice da utilizzare, sicuro e gestito da professionisti.
Cos’è il quantitative easing?
Dopo lo scoppio della crisi finanziaria del 2008, le banche centrali di tutto il mondo hanno messo in campo misure non convenzionali di politica monetaria per stimolare le economie nazionali. La misura più importante e significativa è quella che prende il nome di quantitative easing, ovvero allentamento monetario. Si tratta di un meccanismo di immissione di liquidità nel sistema economico-finanziario, attraverso l’acquisto da parte delle banche centrali di azioni, titoli di stato e altre securities detenuti da banche, assicurazioni e altri investitori privati con effetti positivi sul bilancio di questi ultimi.
A2A revisione patti
Stando a quanto emerso pochi minuti fa, il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e il neo eletto sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, si incontreranno tra pochi giorni per decidere in che modo far evolvere il patto di sindacato di A2a, la superutility controllata pariteticamente dai due Comuni. Saranno pertanto direttamente i due sindaci a guidare l’operazione di proroga o di disdetta del patto che scade il prossimo 31 dicembre 2013.
Grecia diventa un “mercato emergente”
La Grecia è stata retrocessa a “paese emergente” da “paese sviluppato”. Ecco, dunque, uno degli effetti più significativi della grave crisi del debito sovrano che ha messo il paese ellenico in ginocchio sia economicamente che finanziariamente, trascinandolo a un passo dalla bancarotta più totale e all’uscita dall’euro. E’ stato Msci a eliminare la Grecia dall’indice dei paesi sviluppati e a declassarla in quello dei mercati emergenti. Lo spostamento di Atene dall’indice benchmark delle economia più mature senza un precedente importante, in quanto non si era mai vista una retrocessione da paese sviluppato a paese emergente.
Taglio rating Fiat da Ubs
Brutte notizie per Fiat. L’istituto di credito elvetico Ubs ha infatti ridotto il rating del titolo da buy a neutral, mantenendo comunque positive le stime sul target price, che sale da 5,5 a 6 euro. Per gli osservatori della banca svizzera, il downgrade sarebbe figlio del recente rally delle quotazioni delle azioni in Borsa (straordinaria è infatti la performance di maggio), che starebbe a significare l’attribuzione di un equity value positivo al gruppo da parte dle mercato.
Migliori titoli assicurativi 2013 secondo Morgan Stanley
Il settore assicurativo appartiene a un business ciclico, legato quindi alle aspettative di ripresa economica. Da inizio anno l’indice Msci World Insurance ha registrato una performance positiva che sfiora il 15%, ovvero il triplo del rendimento offerto dal settore bancario. Oltre alle attese di ritorno alla crescita, soprattutto in Europa, a dare slancio al comparto delle assicurazioni è anche la capacità di alcuni player di caratura internazionale di mostrare bilanci solidi, buoni requisiti di capitale e una distribuzione cedolare appetibile. Morgan Stanley ha stilato la classifica dei 10 titoli assicurativi più interessanti.
Come investire in borse emergenti nella seconda parte del 2013
I primi 5 mesi dell’anno sono stati molto deludenti per l’investimento nei mercati azionari dei paesi emergenti. Eppure, se si guarda al lungo periodo, le borse emergenti hanno sperimentato performance molto significative. Osservando l’andamento dell’indice Msci World, negli ultimi 10 anni il rendimento medio annualizzato è stato di poco superiore al 14%, se lo yield viene espresso in euro, e del 15% se si considera l’effetto-valuta. La crisi finanziaria del 2008 ha messo a dura prova la tenuta di queste borse, che per un paio d’anni hanno evidenziato grande sofferenza.
Come investire sulle obbligazioni nel 2013 secondo Exane Bnp Paribas
Il mercato obbligazionario sta vivendo una fase delicata, in quanto tra gli investitori iniziano a sorgere dubbi sulla sostenibilità del rally dei bond in uno scenario che vede la Fed pronta a rivedere le sue strategie di politica monetaria e il Giappone lanciare una massiccia campagna acquisti di asset per portare l’inflazione al 2% nel giro di un paio d’anni. A maggio ha preso il via una decisa correzione dei prezzi di bond governativi e titoli di stato, che tra l’altro ha messo in difficoltà anche l’azionario globale.
Consob indaga su Tronchetti Provera
Secondo quanto riporta Il Giornale, la Consob starebbe indagando sugli step che hanno condotto al riassetto del gruppo di controllo Pirelli. L’obiettivo, confermato dal presidente dell’Authority, Giuseppe Vegas, è andare a capire se siano state irregolarità o patti occulti a condizionare l’addio della famiglia genovese Malacalza alle holding Gpi e Camfin, per poi rientrare nella parte “bassa” della catena di controllo andando ad acquistare il7 per cento della società target da Allianz e Fonsai.
Come investire in borsa in uno scenario di bassa crescita economica
Da inizio anno l’investimento in borsa che ha pagato di più è stato quello sull’azionario di qualità (Stati Uniti, Germania, Regno Unito) e sui settori più difensivi, escluso quello delle utility. In un contesto di bassa crescita economica, Wall Street e Francoforte hanno toccato i massimi storici e solo sul finire di maggio hanno iniziato una correzione. Il comparto dei beni di largo consumo, farmaceutico e delle telecom hanno fatto nettamente meglio rispetto a settori maggiormente legati al ciclo economico. A Piazza Affari si sono distinti i titoli industriali.
Eni non più “preferita” da Ubs
Eni non rientra più tra i titoli preferiti da Ubs, ma i fondamentali per il futuro rimangono ancora molto solidi. Sulla base di una discreta considerazione positiva esercitata dagli osservatori internazionali sulla compagnia energetica italiana, l’amministratore delegato Paolo Scaroni ha annunciato i nuovi passi di breve termine, con grandi investimenti e un atteggiamento sostanzialmente attendista sul fronte delle nuove acquisizioni.
Italia settimo trimestre consecutivo in recessione
La recessione in Italia non morde la presa. Anzi, diventa anche più marcata visto che nel primo trimestre del 2013 la flessione è risultata più elevata rispetto alla stima effettuata un mese fa. Con la seconda lettura è emerso che il pil italiano è diminuito dello 0,6% su base annua, rispetto alla stima preliminare del 15 maggio scorso di -0,5% t/t. Nel quarto trimestre del 2012il calo era stato dello 0,9% su base congiunturale. La diminuzione del pil italiano è del 2,4% su base annua, rispetto al -2,3% emerso dalla prima lettura.
Correlazione tra borse e materie prime terminata nel 2013
L’andamento delle materie prime nei primi sei mesi del 2013 è stato molto deludente. Da inizio anno l’indice generale CRB ha perso il 3,5%, anche se le performance sono state molto diverse tra le varie commodity. Alcune hanno messo a segno perdite rilevanti, come l’oro, l’argento e il rame; altre, come il petrolio, hanno registrato continui alti e bassi in un clima di forte volatilità. Ad ogni modo il flop delle commodity può essere attribuito a tre fattori fondamentali. In primis, la fragile ripresa economica frena le aspettative degli investitori.