Cambio euro/dollaro sui minimi a 4 mesi a 1,2830

 La giornata di ieri è stata caratterizzata da forti vendite sulla moneta unica, sulla quale hanno pesato le dichiarazioni del presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, che ha definito il piano di salvataggio di Cipro un modello da seguire per risolvere i problemi delle altre banche europee. Le dichiarazioni, poi parzialmente rettificate dallo stesso Dijsselbloem, hanno creato panico sui mercati europei che hanno accelerato vistosamente al ribasso. Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro è crollato sui minimi a 4 mesi a 1,2830.

Banco Popolare sui minimi a 7 mesi dopo downgrade S&P

 Giornata di passione ieri in borsa per le azioni Banco Popolare, che hanno evidenziato una flessione del 5,86% a 1,012 euro in un clima di forte negatività per Piazza Affari, ma in particolare per il settore bancario appesantito dall’instabilità politica italiana, dai rumors di un downgrade di Moody’s sull’Italia e dall’ampliamento dello spread a 324 punti base. Banco Popolare è stato tra i titoli più penalizzati e tra l’altro è stato anche sospeso per eccesso di ribasso durante la seduta di borsa. Il titolo è sceso fino a toccare la soglia psicologica di 1 euro.

Slovenia a rischio default

 A poche ore dal salvataggio di Cipro approvato dall’Eurogruppo, attraverso una dolorosa ristrutturazione del settore bancario, gli investitori si chiedono quale sarà la prossima vittima della crisi del debito nell’area euro. Grecia e Cipro sono stati i paesi finora più vicini al default, Portogallo e Irlanda hanno già ricevuto aiuti finanziari, la Spagna ha dovuto chiedere aiuto per salvare le banche, l’Italia ha rischiato più volte sull’altalena dello spread ma non è mai caduta. Tuttavia, c’è un altro paese dell’area euro che potrebbe ben presto chiedere gli aiuti internazionali per salvrae le proprie banche. Si tratta della Slovenia.

Riacquisto azioni proprie Bp per 8 miliardi

 British Petroleum (Bp), il colosso energetico e petrolifero britannico, ha diramato una nota nella quale conferma la volontà di realizzare un ambizioso programma di riacquisto delle proprie azioni (buy back) da valutarsi intorno agli 8 miliardi di dollari. Una decisione deliberata e ribadita in seguito alla cessione della quota del 50 per cento che Bp deteneva nella Tnk-Bp, per il mercato russo. Vediamo pertanto quali saranno gli effetti di tale decisione sugli analisti della compagnia.

Dividendo Hera confermato su livelli scorso anno

 Hera ha affermato di aver concluso l’esercizio 2012 con utile netto e ricavi in crescita. Per quanto concerne il giro d’affari complessivo, il rialzo è stato pari a 9,4 punti percentuali a 4,49 miliardi di euro (in particolar modo riconducibili all’incremento dei volumi di gas venduto), mentre per quanto riguarda l’ultima riga di conto economico, il balzo è stato pari del 13,5 per cento a 118,7 milioni di euro. Numeri positivi, che hanno indotto il top management a confermare il livello del dividendo dello scorso anno.

Salvataggio Cipro approvato dall’Eurogruppo

 Stanotte i ministri finanziari dell’area euro hanno dato il via libera al piano di salvataggio di Cipro. Secondo quanto affermato da Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, l’accordo mette fine alla crisi della piccola isola europea e con essa le tensioni sulla moneta unica. Dijsselbloem ha dichiarato che “l’intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro”. Ora sarà possibile sbloccare gli aiuti finanziari da 10 miliardi di euro, ai quali dovrebbe partecipare anche il Fondo Monetario Internazionale. L’accordo non dovrà essere ratificato dal Parlamento cipriota, perché non è più una tassa.

Banco Popolare rating tagliato a BB+ da S&P

 La scorsa ottava si è chiusa nel peggiore dei modi per Banco Popolare, che ha ricevuto un downgrade da Standard & Poor’s sul rating di lungo periodo a BB+ con outlook negativo. Marzo non è stato un mese facile per la banca, che dopo aver lanciato il profit warning 2012 ha fatto i conti con un bilancio non particolarmente brillanti e i soliti timori sulla qualità del credito. Venerdì il titolo Banco Popolare ha chiuso con un ribasso del 2,8% a 1,075 euro.

Unipol bilancio 2012

 Unipol ha chiuso il 2012 con risultati in grado di superare le stime del piano industriale, con il top management che ha così potuto proporre un dividendo pari a 0,15 euro per azioni. L’utile netto consolidato di 241 milioni di euro – a fronte di una perdita di 93 milioni di euro dell’anno precedente, è sicuramente il dato di maggior rilievo nell’esercizio appena concluso.

Riunioni cda Rcs

Stando a quanto comunicato in ambito societario, il consiglio di amministrazione di Rcs si riunirà per l’approvazione dell’esercizio 2012 tra il 10 e il 15 aprile prossimo. Nella riunione del consiglio di mercoledì 27 marzo, invece, verranno illustrati i risultati preliminari e verrà aggiornato il “piano per lo sviluppo 2013-2015 comprensivo della parte finanziaria e patrimoniale.

Bbc vende Lonely Planet

 Quella della vendita della Lonely Planet è una notizia che farà piacere (o dispiacere, a seconda di come la pensiate) a tutti gli appassionati di viaggio che ripongono nelle utili guide le loro speranze di compiere una buona vacanza. Negli ultimi giorni è stata infatti ufficializzata la precedente indiscrezione che voleva l’ex proprietaria, la Bbc Worldwide, disfarsi delle note guide, ad un prezzo giudicato – da molti analisti – conveniente per gli acquirenti.

Cairo communication Bilancio 2012

Avevamo lasciato l’editore Cairo alle prese con l’operazione di rilevazione degli asset TiMedia (La7 & co.) e oggi lo troviamo a commento dei risultati d’esercizio 2012 della sua Cairo Communication, che come molte altre compagini dello stesso settore, ha dovuto fare i conti con una grave retrocessione del business del comparto di appartenenza. Utile in calo e ricavi di gruppo in flessione, contraddistinguono in modo univoco il trend assunto dalla Cairo nello scorso anno.

Più di 600 nuovi poveri al giorno in Italia

 La crisi economica italiana continua a evidenziare segnali inquietanti. Dopo la pesante recessione dello scorso anno e con la disoccupazione ai massimi dal 1993 (oltre tre milioni di disoccupati), anche quest’anno le cose non dovrebbero cambiare molto. A pagarne le spese sono soprattutto le piccole e medie aziende e le famiglie con i redditi più bassi. L’ultimo report di Confcommercio mostra un quadro economico davvero allarmante. Nel 2013 il pil è stimato in calo dell’1,7%, ma soprattutto ci saranno 618 nuovi poveri al giorno.

Moncler sbarcherà in borsa a fine 2013

 E’ sempre più vicino il momento della quotazione di Moncler in borsa. Secondo indiscrezioni di stampa, la controllante Eurazeo vorrebbe dare il via all’Ipo entro fine 2013 o al massimo all’inizio del 2014. La casa di investimenti francese rilevò i piumini Moncler due anni fa e ora ha intenzione di dare un’accelerazione all’Ipo della società di abbigliamento italiana. Patrick Sayer, ex banchiere Lazard e ora a capo di Eurazeo, sta fiutando la possibilità di fare un buon affare in un contesto favorevole alle operazioni di private equity.

Ferragamo Bilancio 2012

 Il consiglio di amministrazione di Salvatore Ferragamo, società a capo del Gruppo Salvatore Ferragamo, ha approvato il bilancio consolidato 2012. Un documento nel quale spicca un incremento del 17 per cento dei ricavi di gruppo, pari oggi a 1,153 miliardi di euro (+ 12 per  cento nel quarto trimestre dell’anno), con l’area Asia Pacifico che si riconferma il primo mercato in termini di ricavi di gruppo, con un giro d’affari di 420 milioni di euro, in aumento del 17 per cento (in linea con l’incremento globale).