Conti in miglioramento per Eads

 EadsEuropean Aeronautic Defence and Space (Eads) ha annunciato di aver chiuso il 2012 con risultati in forte miglioramento. La multinazionale, operante nei settori della difesa e dell’aviazione, ha infatti archiviato i 12 mesi con ricavi pari a 56,48 miliardi di euro, in incremento del 15 per cento in termini tendenziali, trascinando così al rialzo tutte le principali righe del conto economico dello stesso periodo temporale e fiscale.

Luxottica bilancio 2012 da record

 Il gruppo di occchialeria di lusso Luxottica non finisce mai di stupire. I conti societari relativi all’esercizio 2012 sono risultati al dir poco straordinari, mentre in borsa continua a dare grosse soddisfazioni agli azionisti che vedono il loro investimento crescere di valore giorno dopo giorno. Il 2012 si è chiuso con un utile netto in aumento del 19,8% a 542 milioni di euro, poco sotto le stime di consenso che erano ferme a 562 milioni di euro. Poco importa, anche perché il fatturato ha superato per la prima volta nella storia del gruppo quota 7 miliardi.

Snam aumenta dividendo 2012 a 0,25 euro

 Il 2012 è stato un anno positivo per Snam. L’ex controllata del Cane a Sei Zampe ha evidenziato risultati positivi, ma soprattutto in crescita. Il bilancio d’esercizio relativo al 2012 è stato approvato dal consiglio di amministrazione presieduto da Lorenzo Bini Smaghi. L’utile netto del gruppo è salito a 779 milioni di euro. All’assemblea degli azionisti verrà proposto un dividendo pari a 0,25 euro, in crescita del 4,2% rispetto alla cedola pagata per l’esercizio 2011. A ottobre scorso è stato già a anticipato un acconto di 0,1 euro.

Crisi dell’euro ancora molto lunga

 Chi pensa che la crisi dell’euro stia terminando, si sbaglia di grosso. Ad affermarlo è Bernard Connolly, che in tempi non sospetti predisse le difficoltà che l’Unione Europea avrebbe attraversato, e che ora, in una lunga intervista rilasciata al Wall Street Journal, predice ulteriori difficoltà per la valuta unica europea e per le istituzioni comunitarie. Vediamo allora quali sono le principali stime compiute dall’analista, e cosa potrebbe accadere.

Spread a 500 se l’Italia torna al voto secondo Crédit Agricole

 Resta alta la tensione sullo scenario politico italiano, a seguito della grande confusione scaturita dall’esito delle elezioni dl 24 e 25 febbraio. La sterile maggioranza ottenuta dalla coalizione di centro-sinistra guidata da Bersani e la deludente performance dei centristi guidati da Monti hanno scatenato il panico sui mercati finanziari, in quanto il paese risulta di fatto ingovernabile. Gli investitori sono disorientati sul futuro politico dell’Italia, così hanno cominciato a vendere azioni e bond pubblici facendo impennare lo spread fin sopra 350 punti base.

Colaninno alla guida di Alitalia

 Dopo la dimissioni del precedente amministratore delegato, Andrea Ragnetti (che ha rassegnato le dimissioni anche da consigliere di amministrazione e di Air One, oltre che da Direttore Generale della compagnia di bandiera), il presidente del board Roberto Colaninno ha assunto ad interim le deleghe, su attribuzione del consiglio di amministrazione. Un incarico di transizione, fino alla nomina del nuovo amministratore delegato.

Grillo chiede referendum sull’euro

 L’affermazione del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio è senza dubbio una delle grandi novità sullo scenario politico italiano, in quanto gran parte dell’elettorato ha deciso di votare un partito populista che ha presentato un programma elettorale caratterizzato da riforme drastiche anche in materia economico-finanziaria. Tra le varie proposte del M5S guidato da Beppe Grillo c’è un referendum sull’euro, che secondo il pensiero dell’ex comico genovese ha finora creato grossi problemi alla popolazione. Secondo Grillo l’euro affama il paese e trasferisce ricchezza privata per ripagare il debito.

Tassi Btp in rialzo nell’asta di fine febbraio 2013

 Come da attese, l’asta odierna dei Btp ha visto un incremento dei tassi che fa seguito a quello avvenuto nelle prime due aste della settimana, ovvero sui Ctz e i Btp€i prima e sui Bot semestrali poi. A creare i presupposti per un aumento dei rendimenti dei titoli di stato italiani è stato lo shock post-elezioni, che hanno prodotto una maggioranza debole facendo aumentare il rischio politico. In questo inizio ottava la pressione sui Btp è aumentata molto, tanto che lo spread ha già superato i 350 punti base.

Generali meglio all’Est che in Italia

 Generali conseguite una buona crescita dei ricavi annui. Il merito va attribuito in maniera maggioritaria all’andamento conseguito in Germania e nell’Est Europa, che hanno spinto i premi complessivi fino a 70 miliardi di euro. Delude invece l’andamento della domanda interna, evidentemente in grado di riflettere, ancora una volta, la crisi in atto in Italia. Complessivamente, il fatturato del gruppo assicurativo è cresciuto del 3,2 per cento a 69,6 miliardi di euro.

Italia rating a rischio dopo le elezioni secondo Moody’s

 Il risultato delle elezioni politiche italiane ha deluso molto gli investitori internazionali, che ora temono una pericolosa impasse politica del paese in grado di mettere un freno al piano di riforme strutturali e di risanamento dei conti pubblici avviato lo scorso anno dall’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti. I primi effetti sono ben visibili a Piazza Affari, che ieri ha bruciato 17 miliardi di capitalizzazione lasciando sul terreno quasi cinque punti percentuali, con lo spread Btp-Bund che si attesta in area 350 punti base.

Carige vara aumento di capitale: ecco perchè

 Banca Carige, sulla scia di quanto già deliberato da altri istituti di credito, lancia la sua nuova fase “dimagrante”. Una fase contraddistinta da uno snellimento dei costi (al fine di poter mantenere una posizione di gradita redditività in un clima da una congiuntura economica e finanziaria molto negativa, come l’attuale), e da un aumento di capitale che possa permettere di raggiungere il necessario obiettivo del rafforzamento patrimoniale.

Borsa italiana brucia 17 miliardi dopo shock elettorale

 E’ stato un “martedì nero” per Piazza Affari, che ha bruciato 17 miliardi di euro in una sola seduta di contrattazioni trascinata al ribasso dai titoli finanziari. Lo shock elettorale ha fatto balzare anche lo spread Btp-Bund fino a 354 punti base, anche se poi in chiusura il differenziale di rendimento si è attestato a 343 punti. Il rischio di ingovernabilità del paese spinge gli investitori a ridurre sempre più la propria esposizione sul sistema-Italia. Ieri l’indice FTSE MIB ha chiuso con una flessione del 4,89% a 15.552 punti.

Tobin Tax sui titoli azionari da marzo 2013

 Chi investe in titoli azionari a partire dal 1° marzo 2013 dovrà fare i conti con un nuovo tipo di prelievo fiscale. Si tratta della cosiddetta Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, che va a colpire esclusivamente le compravendite di titoli azionari aventi una capitalizzazione non inferiore al mezzo miliardo di euro.

Tassi Bot semestrali sopra l’1% a fine febbraio 2013

L’asta dei Bot semestrali era molto attesa dagli operatori finanziari, in quanto si trattava del primo vero banco di prova per i bond italiani dopo la diffusione dei risultati definitivi delle elezioni politiche. In realtà, stamatttina l’impennata dello spread verso 340 punti base faceva già presagire a un’asta difficile per il Tesoro. Come da attese i tassi sono cresciuti e la domanda è risultata in calo rispetto all’asta precedente. Il rendimento dei titoli di stato italiani a sei mesi è tornato sui livelli di ottobre scorso.