Euribor in salita e a seguire i tassi dei mutui

Sale il prezzo della benzina, salgono i prezzi delle materie prime e salgono i tassi de mutui. Anche l’Euribor infatti continua a crescere con grande preoccupazione delle famiglie italiane. Ma cos’è esattamente l’Euribor? Si tratta di un indice ed indica il tasso medio delle transazioni tra le banche europee. E’ in fondo un indice del costo del denaro ed è basandosi su di esso che le banche impostano le variazioni dei tassi variabili dei mutui.

L’Euribor rispecchia in pratica l’andamento dei mercati, sia al rialzo che al ribasso, e i tassi dei mutui sul debito residuo a loro volta saranno ricalcolate sull’indice. Secondo gli ultimi aggiornamenti il tasso interbancario a tre mesi ha raggiunto il valore di 4,85% e questo sta a significare un aumento di 18 euro al mese su un mutuo di 100 mila euro (un aumento quindi di 220 euro l’anno).

L’Adusbef, l’associazione di difesa degli utenti dei servizi bancari, assicurativi e finanziari ha già lanciato l’allarme. Il livello attuale è il più alto registrato da quattro mesi a questa parte e non accenna a scendere.

Finanziamenti e leasing: agevolazioni e limitato impatto sulla liquidità aziendale

Il leasing è un’operazione finanziaria attraverso la quale si ottiene la “disponibilità” di un bene (ad esempi automobile, macchinario, immobile) che viene acquistato secondo le proprie scelte dalla società di leasing con cui si stipula il contratto. In pratica: la società di leasing compra il bene direttamente dal fornitore, siamo però noi che scegliamo il tipo di bene e il fornitore da cui comprarlo, siamo noi che trattiamo il prezzo e le modalità di pagamento ed infine che usiamo il bene dopo la consegna. In pratica la società di leasing finanzia l’intero importo dell’acquisto del bene scelto, compresa l’IVA ed offre una serie di servizi accessori connessi alla proprietà del bene (ad esempio la copertura assicurativa). In cambio la società di leasing chiede il pagamento puntuale (di norma ogni mese) del canone leasing concordato. I canoni (a parte eventuali indicizzazioni nel caso di operazioni a tasso variabile) sono tutti uguali, salvo il primo che spesso è di importo superiore agli altri canoni periodici. Al termine della locazione l’utilizzatore può diventare proprietario del bene con il pagamento del prezzo stabilito (riscatto).

Per richiedere un leasing ci si può rivolgere a un istituto finanziario o un intermediatore (concedente o locatore) iscritto nell’elenco generale dell’ U.I.C. e della Banca d’Italia, occorre tuttavia tener presente che gli interessi praticati dalle società finanziarie sono di regola superiori a quelli degli istituti bancari, questo perché le finanziarie non sono altro che intermediari tra noi e gli intermediari (le banche) per cui devono guadagnare anche la loro commissione.

Oltre i 5000 euro solo assegni non trasferibili, dopo tale soglia occorrerà specifica richiesta

In applicazione dell’ articolo 49 del Decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno del riciclaggio, da mercoledì 30 aprile scattano importanti novità per gli assegni bancari e circolari, ma anche per i libretti di risparmio. Scenderà da 12.500 a 5.000 euro il limite per il trasferimento di contante, assegni al portatore e libretti. Si scende, di regola, a 2mila euro se il trasferimento avviene invece tra soggetti che svolgono attività di incasso e trasferimento fondi (i money transfer ). Ed è sempre 5mila euro la soglia per poter emettere assegni trasferibili, cioè che si possono girare ad altri. Le banche e le Poste dovranno rilasciare blocchetti di assegni già muniti della clausola “non trasferibile”. Quindi gli assegni non saranno più trasferibili? Assolutamente no, solamente le banche da domani forniranno “in automatico” solo quelli “non trasferibili”.

Perchè tutti rubano il rame? Investirvi è sicuramente meno rischioso!

Furto di rame all’ex stabilimento“, “Rubano rame dal cimitero (!!)”, “Furti di cavi di rame dal cantiere della Tav“, e ancora “Sorpresi a rubare rame in casa di riposo“. Questi sono solo alcuni degli ultimi titoli di articoli sui furti di rame. “Manco fosse oro!” verrebbe da dire. E invece è come se lo fosse!

Con l’impennata dei prezzi degli ultimi tempi il rame è diventato un investimento altamente redditizio (investire su di esso è senza dubbio meno rischioso che tentare di rubarlo!). I suoi usi si sono moltiplicati con l’evoluzione tecnologica, essendo questo metallo presente nei cellulari e negli elettrodomestici ad esempio, e la richiesta mondiale è improvvisamente cresciuta. Dal 1995 ad oggi è cresciuta del 40%. Sono sempre di più anche i fondi che puntano sul rame così come un tempo si faceva solo con l’oro.

Il prezzo del rame è attualmente di 4 dollari ma c’è chi scommette su un rialzo ancora maggiore, sostenuto in primis dalla richiesta delle industrie cinesi ed indiane: potrebbe arrivare a 8 e perfino a 10 nei prossimi anni. E sono proprio i mercati emergenti a farne lievitare la domanda: tutte le infrastrutture hanno bisogno del rame, dalle autostrade ai sistemi di conduzione elettrica.

Btp, cosa sono e quanto rendono

La sigla Btp sta per buoni del Tesoro poliennali: si tratta di titoli a medio e lungo termine la cui cedola è pagata semestralmente. Il loro rendimento è fisso e la scadenza può essere a 3, 5, 10, 15 e 30 anni. Il taglio minimo con cui possono essere sottoscritti è 1000 euro per poi salire ad ogni multiplo di questo. I Btp sono immessi sul mercato tramite aste riservate ad intermediari autorizzati ed i normali cittadini possono avvalersi di loro.

I Btp sono i titoli del debito pubblico, ma si distinguono dai BOT per la durata; un anno per questi ultimi. Generalmente sono presenti in tutti i portafogli perchè hanno un rendimento sicuro e fisso ma superiore a quello dei conti correnti. Si parla infatti di rischio zero perchè se non fossero rimborsati vorrebbe dire che lo Stato è andato in bancarotta. Il momento migliore per investire nei Btp è quando l’economia fatica ed il costo del denaro scende.

Emak approva bilancio 2007 e autorizza acquisto e vendita di azioni proprie

Emak, è uno dei maggiori player a livello europeo nella produzione e nella distribuzione di macchine per il giardinaggio e l’attività forestale. L’acquisizione di importanti realtà industriali e commerciali in tutta Europa, la quotazione alla Borsa Valori di Milano, la partnership tecnologica con grandi multinazionali ed il ruolo di primo piano ricoperto all’interno del Gruppo Yama testimoniano la continua crescita dell’azienda, lo spirito di innovazione e l’attenzione alla nuove prove del mercato. Oggi Emak è quindi una realtà internazionale, fondata sulla forza di due marchi commerciali – Efco e Oleo-Mac – conosciuti in tutto il mondo. Con le sue 3 unità produttive, le 7 filiali e i suoi 126 distributori Emak è infatti presente in oltre 70 Paesi, servendo circa 20.000 punti vendita nei cinque continenti.

Milano Assicurazioni continua la compravendita di azioni proprie e nomina gli organi

L’Assemblea degli azionisti di Milano Assicurazioni, riunitasi nei giorni scorsi sotto la presidenza di Fausto Marchionni, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2007, approvando la proposta di distribuzione del dividendo nella misura di Euro 0,34 per ogni azione ordinaria e di Euro 0,36 per ogni azione di risparmio, in pagamento dal prossimo 2 maggio.

L’Assemblea ha inoltre autorizzato per ulteriori 12 mesi l’acquisto e/o vendita di azioni proprie, della controllante diretta Fondiaria-SAI e della controllante indiretta Premafin Finanziaria. In particolare al termine delle operazioni di acquisto/vendita di azioni proprie (l’ultima delle quali è avvenuta in data 29 gennaio 2008). Nel medesimo periodo Milano Assicurazioni ha complessivamente venduto 258.834 azioni ordinarie di Fondiaria-Sai, al prezzo medio per azione di 33,338 euro, per un controvalore complessivo di 9.405.396,11 euro. Milano Assicurazioni ha complessivamente acquistato n. 1.929.400 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo per azione pari a 10.975.849,19 Euro e al prezzo medio di 5,689 Euro. L’assemblea ha anche nominato il consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale per il triennio 2008-2010. È stato confermato Fausto Marchionni nella carica di Presidente ed Amministratore Delegato, Gioacchino Paolo Ligresti e Cosimo Rucellai nella carica di Vice Presidenti ed ha nominato un Comitato Esecutivo composto da 9 Consiglieri.

Banche leggere e moneta elettronica, arriva la concorrenza per PayPal e le carte prepagate

Il successo e la diffusione della moneta elettronica è andata di pari passo con lo sviluppo delle tecnologie informatiche e telematiche al punto che si sono moltiplicati gli strumenti di pagamento on line. Abbiamo spesso parlato di questo tema noi di Finanza Live, confrontando i costi delle carte prepagate e spiegandovi come funzionano metodi di pagamento come PayPal. Ma forse non tutti sanno che esistono degli istituti autorizzati a rilasciare moneta elettronica, gli IMEL.

Moneta elettronica? Si tratta di una moneta virtuale, acquistata presso gli istituti autorizzati, appunto gli IMEL, e tramite la quale è possibile fare acquisti; vi ricordate quando non c’erano ancora i cellulari e per telefonare dalle cabine pubbliche si usavano delle carte e non i gettoni? Il funzionamento è pressochè quello.

Il riso come l’oro

Continua la corsa dei prezzi delle materie prime: questa volta tocca al riso, il cui costo da un anno a questa parte è aumentato del 70% arrivando alla cifra record di 24,82 dollari. Le impennate sono dovute principalmente allo stop nelle esportazioni messo in atto da molti paesi produttori, come Cina, India e Vietnam.

Tra i fattori che ne influenzano l’incremento del prezzo non è da trascurare il fattore speculazione, realizzato tramite i futures che permettono di investire sulle commodities agricole. Il riso rappresenta un alimento fondamentale per molte persone e sfama più di 2,5 miliardi di persone.

Dal 1 maggio due centesimi in più per un litro di benzina

Scade mercoledì 30 aprile lo sconto fiscale deciso dal governo in applicazione della Finanziaria 2008: da giovedì 1 maggio è in arrivo un nuovo aumento, pari a 2 centesimi al litro, che spingerà verde e diesel su nuovi primati. Un meccanismo che il governo ha messo in atto a marzo attraverso un provvedimento che di fatto ha prodotto un calo dei prezzi al consumo di 2 centesimi al litro. Il provvedimento però è previsto che rimanga in vigore infatti solo fino al 30 aprile. Pochi centesimi possono sembrare una cifra irrisoria ma in realtà è una spesa di quasi 7 euro in più per un rifornimento completo di benzina di un’auto di medio-alta cilindrata. Per il primo maggio quindi gli italiani rischiano così di dover metter in conto oltre circa 7 euro in più per un pieno di gasolio rispetto all’anno scorso.