I mutui subprime colpiscono ancora: svalutazioni per Citigroup, aumento di capitale per Royal Bank of Scotland e piano anticrisi per le banche inglesi

Nuove perdite per Citigroup, già nei mesi scorsi obbligata a maxi svalutazioni: nel primo trimestre ha perso più di 5 miliardi di dollari ed ha annunciato svalutazioni per 12 miliardi circa ed il taglio di altri 9 mila posti di lavoro.

E nonostante tutto i mercati sono stati contenti della notizia con il titolo che ha guadagnato il 6%. I ricavi sono scesi fortemente a 13,2 miliardi (praticamente dimezzati) ma sono stati comunque superiori a quanto si aspettavano gli analisti e le Borse sono state trainate verso l’alto.

Non è andata altrettanto bene alla Bank of Scotland che dopo aver effettuato svalutazioni per 2,6 miliardi, dovrebbe durante la prossima settimana annunciare un aumento di capitale.

Conviene sposarsi?

Secondo un’indagine di Federconsumatori il matrimonio e’ sempre piu’ costoso: oggi una cerimonia costa almeno 27 mila euro, 40% in piu’ rispetto al 2001. E chi non si accontenta puo’ arrivare a spendere fino a circa 48 mila euro. Il pranzo nuziale costa circa 10 mila euro. Per l’abito e il velo la sposa spende da un minimo di 2.500 fino a 5.000 euro; lo sposo fino a 2.000; la torta nuziale: va da 300 a 600 euro. Il totale può variare da 27.000 a 48.000 euro. Per chi poi non si accontenta e vuole fare le cose in grande, la spesa può benissimo supoerare i 50.000 euro. L’indagine, condotta dall’associazione a ridosso della stagione dei matrimoni, prende in esame le “principali voci di spesa necessarie”, cioè quelle immancabili per il fatidico ‘sì’.Un bell’investimento che gli sposi, e le famiglie, affrontano spesso facendo dei sacrifici. Ma lo fanno volentieri convinti, almeno al momento del sì, che la prima volta sarà anche l’ultima.

Soros e la Roma: la trattativa è cominciata

Si fa sempre più concreta l’ipotesi di una Roma statunitense: la conferma arriva da un comunicato ufficiale della società dei Sensi, nel quale si parla di un avvenuto incontro tra le parti. Due rappresentanti di Soros, del fondo di investimento incaricato di gestire l’affare, ed il legale della famiglia Sensi si sono incontrati per discutere dell’offerta, anche se nel comunicato ufficiale la Roma non si è sbilanciata troppo, con un prudente “possibile generico interesse”.

Il comunicato è stato diffuso anche tramite il sito della squadra e i tifosi hanno già cominciato a sognare: perché nel comunicato non si fanno nomi, si parla di un “soggetto potenzialmente interessato”, ma tutti sanno che si tratta dello speculatore più famoso del mondo, George Soros.

La prudenza è d’obbligo in certe questioni, ma il titolo della Roma ieri ha guadagnato 9 punti percentuali e c’è chi si dice già certo del futuro a stelle e strisce della squadra capitolina. Quello che è certo è che è terminato il tempo dei nomi sussurrati: la trattativa è in atto e sembra che debba terminare velocemente. In molti scommettono su una risoluzione in breve tempo, entro la fine del campionato. Ma cosa potrebbe frapporsi tra il magnate di origini ungheresi e la squadra giallorossa?

Crescita Eurolandia: Bce lascia invariati i tassi

Nel 2008 la domanda sia interna che esterna dovrebbe sostenere il protrarsi della crescita del Pil nell’area delle euro, sebbene in misura minore rispetto al 2007, ma resta tuttavia elevata l’incertezza rispetto alle prospettive di crescita.

Questo giunge dai vertici della Bce. I rischi sono legati alle turbolenze finanziarie ed inoltre dall’effetto frenante su consumi e investimenti di ulteriori rincari imprevisti di prodotti energetici e alimentari, nonchè da spine protezionistiche e possibili andamenti disordinati legati agli squilibri mondiali.

Per quanto riguarda la politica monetaria, l’Istituto di Francoforte conferma la sua decisione di lasciare invariati i tassi d’interesse, allo scopo di mantenere la stabilità dei prezzi nel medio periodo, suo obiettivo primario. Il saldo ancoraggio delle aspettative di inflazione a medio-lungo termine è, infatti, la massima priorità per il Consiglio.

Alitalia: ci sono novità?

L’ultima volta che abbiamo parlato di Alitalia Spinetta se ne era tornato in Francia sbattendo la porta ai sindacati, i sindacati, “colpevoli” forse di aver avanzato troppe richieste scaricavano le colpe sul governo, il governo parlava già di commissariamento e Silvio Berlusconi “tranquillizzava” tutti assicurando un Alitalia italiana.

Non è trascorso così tanto tempo ma il contesto è decisamente cambiato. Silvio Berlusconi, come tutti sappiamo, è nuovamente presidente del Consiglio e Alitalia…Alitalia? In poche parole “in corsa” ci sarebbero Air One, Aeroflot e AirFrance, ma quest’ultima a livello paritario.

Cerchiamo di fare chiarezza un passo per volta. Per quanto riguarda Air France l’ipotesi di un’acquisizione è sempre possibile e Berlusconi non vuole accantonarla, anzi incontrerà Sarkozy e cercherà mediare per far sì che Air France torni sui suoi passi e si torni a trattare. Aeroflot è una compagnia russa di cui Berlusconi avrebbe parlato con Putin in Sardegna. Da Mosca però arrivano smentite, peraltro direttamente dal direttore generale della compagnia aerea, il quale nega l’intenzione di partecipare ad una nuova gara per la compagnia italiana, poichè dalle informazioni in loro possesso non sarebbe affatto conveniente ( e chi lo biasima?).

Nokia e Merryl Lynch: brutte notizie dal fronte societario

I mercati continuano come su un altalena: se due giorni fa le trimestrali erano state tutte buone e lo spettro della recessione si allontanava, oggi sono di nuovo in voga le “brutte notizie”.

Innanzitutto Merryl Lynch: la prima delusione è arrivata proprio dal colosso statunitense, che ha annunciato perdite pari a 1,97 miliardi di dollari, per il valore di 2,20 dollari ad azione. In calo anche i ricavi, scesi del 69%. Nel piano di riduzione costi già preannunciato è previsto il taglio del 10% della forza lavoro. Il titolo ha perso il 3% sul Nyse.

Brutte notizie anche sul fronte delle Tlc con Nokia: gli utili si sono attestati a +25% a 1,22 miliardi di euro, in positivo ma inferiori alle attese. A preoccupare non tanto il bilancio quanto le stime per il resto dell’anno: Nokia infatti prevede un deciso calo nella zona euro a fronte della situazione macro economica.

Vodafone valuta possibilità di acquistare Tiscali

Il titolo si è messo in evidenza guadagnandosi più volte la sospensione per eccesso di rialzo fino a chiudere la seduta con un +10,9% a 2,33 euro. Non è la prima volta che il titolo del gruppo controllato al 25% da Renato Soru, presidente della regione Sardegna, segna in Borsa vistosi strappi. Quali sono i motivi che stanno spingendo il titolo al rialzo?

Entra nel vivo il processo di vendita della società. Ricordiamo che a fine marzo, Tiscali aveva annunciato la nomina di Banca Imi e JP Morgan per avviare un processo di massimizzazione del valore strategico del gruppo. Rumor che hanno ridato entusiasmo alle quotazioni in Borsa del titolo della societa’ guidata dall’ad Mario Rosso che ha registrato volumi vertiginosi.

Commodities: rifugiarsi dietro una scorta di oro e platino

Scende il dollaro e salgono le materie prime: l’oro ha toccato i 945 dollari l’oncia, i future sul platino oltrepassano di nuovo quota 2 mila dollari e l’argento torna a 18.50.

E’ boom degli investimenti per gli ETC che replicano l’andamento dei metalli preziosi: l’ETFS Physical Gold ha attirato 900 milioni di dollari di investimenti, così come è cresciuto l’interesse per l’ETFS Physical Platinum, come dimostrano i 680 milioni di dollari che ha attirato.

Dopo che il breve recupero del dollaro ha pesato sui preziosi a Londra, la loro corsa è rincominciata. E secondo gli esperti di Gfms (Gold Field Mineral Service), una frenata non è proprio immaginabile: nel 2008 l’oro potrebbe infatti arrivare a 1100 dollari, spinto dall’inflazione, dalle tensioni geopolitiche e dalla crisi finanziaria, che invita gli investitori a rifugiarsi in asset difensivi.

Supereuro, il dollaro non riesce a rialzarsi ma resta comunque la valuta guida

L’euro ieri ha stabilito un nuovo record sul dollaro e la sua corsa sembra inarrestabile. L’inflazione sale negli Stati Uniti e l’euro sale, l’inflazione cresce in Europa e l’euro cresce ugualmente.

Wall Street in rally attraversa un momento positivo ed i dati macroeconomci sugli Stati Uniti non sono poi così negativi: l’Empire State Manufacturing Index è risultato essere superiore alle attese e il dato sui flussi di capitali ha dimostrato che investimenti stranieri continuano ad arrivare. Allora come mai il dollaro continua a perdere?

Christian Noyer, Governatore della Banca di Francia e consigliare della Bce, ha descritto la crescita dell’euro come “abnorme“, ma ha anche ammesso che è proprio il supereuro a proteggere il vecchio continente da un’inflazione ancora maggiore di quella attuale.

Sembra sempre di più che il mercato valutario non rispecchi i fondamentali economici. O almeno è quello che credono i gestori interpellati da Merryl Linch: secondo un sondaggio effettuato dalla banca d’affari statunitense il 71% dei gestori crede che l’euro sia sopravvalutato.

Paesi emergenti trainati dalle commodities

Le borse dell’area Asia-Pacifico registrano il segno più, sostenute dal ritorno degli acquisti su greggio e oro e dal dato sulla creazione di posti di lavoro nel settore privato Usa.

I paesi emergenti si sono integrati meglio nell’economia globale nel corso degli ultimi anni grazie ai forti aumenti dei prezzi delle commodities e al miglioramento sia delle politiche che delle istituzioni

si legge nel rapporto del Fondo Monetario Internazionale. Nel primo trimestre del 2008, l’oro e le principali commodities hanno ulteriormente incrementato i propri valori di riferimento. Basti osservare l’ andamento del greggio, costantemente scambiato oltre il limite registrato nel 1980, al di sopra dei 100 dollari al barile. In Rialzo anche l’oro. Al Comex il future ha toccato il massimo degli ultimi giorni a quota 925 dollari l’oncia. Tra le materie prime agricole i semi di soia vedono il future in progresso dell’1,6% a 1277 centesimi (12,77 dollari) per bushel.