Mercato India: Hyundai e Panini guardano con ottimismo

Punti di forza per le imprese che intendono iniziare un’attività in India sono il basso costo del lavoro, il forte sviluppo dell’università che assicura la presenza di figure tecniche e manageriali di alto livello, la manodopera specializzata e le abbondanti risorse naturali. A ciò si aggiunge l’utilizzo della lingua inglese negli affari e nelle comunicazioni ufficiali e la posizione geografica che rende il paese una piattaforma ideale per le esportazioni nei mercati asiatici. Al fine di agevolare la messa in opera delle proposte di investimenti esteri, le procedure che regolano la materia sono continuamente aggiornate, riviste e semplificate. Una delle forme più utilizzate dagli investitori stranieri per stabilire la propria presenza nel mercato indiano è quella di creare una società commerciale o di investire in una società indiana già esistente. La tipologia societaria più comune per le pmi è la società privata a responsabilità limitata costituita da un minimo di due a un massimo di 50 soci (esclusi i soci d’opera), soggetta a limitazioni per il trasferimento delle quote e al divieto di emissioni azionarie e obbligazionarie al pubblico.

Banca Italease metterà all’asta immobili per un valore di 400 milioni

Banca Italease sarebbe intenzionata a vendere gli immobili non strumentali, almeno secondo quanto fa trapelare la stampa. Lazard sarebbe stato già incaricato della pratica. L’operazione, secondo Euromobiliare, avrebbe un valore di 400 milioni di euro ed avrebbe lo scopo di liberare capitale e razionalizzare i costi nell’ambito dell’incremento del costo di funding.

A metà marzo Banca Italease aveva annunciato i risultati del 2007, anno chiuso con perdite pari a 525 milioni (nel 2006 le perdite nette erano state di 191 milioni). La vendita di immobili servirebbe allo scopo di racimolare capitali, con una plusvalenza implicita di 150 milioni di euro.

Ma cosa si intende per immobili non strumentali? Strumentali sono quegli immobili utilizzati nel processo produttivo dell’impresa.

730 e Modello Unico: quando presentarli

Sono in tanti, dal nord al sud, a vivere di sommerso, a non ritenere giusto pagare le tasse, a vivere di mafia o a vivere di privilegi non dovuti. Solo una minoranza crede che la legalità e la meritocrazia siano più importanti del proprio orticello. Pagare le tasse è un dovere di tutti i cittadini. Ma è un diritto anche conoscerle, oggigiorno tra rinnovi di normativa fiscale e cambiamenti radicali, la maggior parte dei cittadini preferisce affidare la compilazione dei relativi documenti a ragionieri o dottori commercialisti quando in realtà alcuni documenti potrebbero essere benissimo compilati anche da chi non possiede una laurea in economia aziendale.

Il Modello 730 è stato introdotto in Italia nel 1993 relativamente alla presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno 1992. Esso sostituì il modello 740 semplificato ed è riservato ai lavoratori dipendenti e pensionati. Il modello 730 fu ideato e progettato alla fine degli anni ’80 dal Ministro delle Finanze Giorgio Benvenuto e lo scopo principale era quello di provvedere immediatamente al rimborso delle imposte a credito a favore dei dipendenti e pensionati. Cosa significa? Significa che il modello 730 non è obbligatorio, ma lo si compila solo se si hanno “soldi da avere indietro”. Quindi si allegano al modello 730 tutte le ricevute (mediche, universitarie..), i lavoratori dipendenti ed i pensionati possono presentare la dichiarazione dei redditi (Modello 730) direttamente al proprio datore di lavoro (se questi ha preventivamente comunicato all’agenzia delle entrate la propria disponibilità alla raccolta ed alla trasmissione telematica) o dell’ente che eroga la pensione oppure rivolgendosi ad uno dei Centri di assistenza fiscale (CAF). Dal 2006 è possibile presentare il modello 730 anche attraverso un professionista abilitato (consulente del lavoro, dottore commercialista, ragioniere o perito commerciale) entro lo stesso termine di presentazione al CAF. Il servizio è in genere gratuito per coloro che consegnano la dichiarazione precompilata, mentre, nel caso di coloro che non sono in grado di effettuare la compilazione, il servizio è a pagamento.

Roma tra George Soros e John Fischer: la società giallorossa diventerà statunitense come Manchester e Liverpool?

Se la Juventus piace ad est, la Roma piace negli Stati Uniti. Ed è dagli Stati Uniti che viene George Soros e la sua ipotetica offerta. Ma quanto di vero c’è in tutto questo?

A dire la verità ad essere interessate alla società capitolina sarebbero in due, da una parte John J.Fischer e Casy Wasserman, dall’altra Soros ed un gruppo di imprenditori riuniti attorno alla banca Inner Circle di New York (che già aveva partecipato all’acquisto del Liverpool).

Si è già sentito di parlare di cifre (200 milioni di euro) ma per il momento ancora nessuna offerta è stata presentata. A destare sospetti sono innanzitutto le smentite poco convinte di Rosella Sensi e la presenza nella capitale di persone vicine al magnate di origine ungherese.

Zenith lancia opa su Lavorwash per delisting da Piazza Affari

Lavorwash S.p.A. é uno dei maggiori produttori al mondo di sistemi di pulizia ad alta tecnologia per piccole e grandi superfici, sia interne che esterne. Lavorwash da trentadue anni progetta e produce macchine ad uso professionale e domestico: idropulitrici, aspirapolvere-aspiraliquidi, lavamoquette, lavasuperfici a vapore, spazzatrici, lavasciuga pavimenti, generatori di vapore. La commercializzazione dei prodotti sui vari mercati avviene con una politica commerciale ed una rete distributiva articolate in funzione dei mercati e dei prodotti. Quattro filiali dirette coprono i mercati di Francia, Regno Unito, Spagna e Brasile.

Alcoa: utili dimezzati, ed è solo la prima a diffondere la trimestrale

Wall Street stava viaggiando in positivo in attesa della trimestrale di Alcoa, il colosso dell’alluminio, primo elemento del Dow Jones ha diffondere gli utili aziendali. L’annuncio era atteso subito dopo la chiusura delle Borse ed avrebbe permesso di cominciare a valutare il reale impatto della crisi del credito e del rallentamento dell’economia americana sugli utili delle aziende.

Ma le cose non sono andate come tutti speravano: la trimestrale è arrivata ed è arrivata anche ulteriore preoccupazione. Alcoa, il terzo produttore mondiale di alluminio, ha infatti chiuso i primi tre mesi del 2008 con utili più che dimezzati, per il valore di 303 milioni dollari, mentre nel 2007 erano 662.

Il fatturato è calato del 6,7% (unico risultato ad essere superiore alle aspettative) mentre il risultato per azione, atteso di 0,48, è stato di 0,37. Una trimestrale che ha accusato il caro prezzo del petrolio e il deprezzamento della moneta statunitense nonostante anche l’alluminio avesse visto il proprio costo aumentare.

Enel inaugura il cantiere per la prima centrale a idrogeno mondiale

Sarà a Venezia la prima centrale a idrogeno mondiale a produrre energia a taglio industriale, per la precisione nel polo di Marghera. Ieri è stato aperto il cantiere che entro un anno si trasformerà in un una centrale in funzione ed entro un anno e mezzo l’energia prodotto sarà in commercio.

La centrale costa all’Enel 47 milioni, di cui 1 è arrivato come contributo dalla regione Veneto. Produrrà 16 Megawatt grazie alla turbina General Electric mossa dall’idrogeno e la sola sostanza che rilascerà nell’aria sarà vapore acqueo.

La centrale a idrogeno sarà in grado di coprire idealmente il fabbisogno di 20 mila famiglie circa. L’ad di Enel, Fulvio Conti, ha ricordato il piano della propria società che prevede 6,8 miliardi di investimenti, più di 4 mila megawatt di capacità in più e 600 milioni per le energie rinnovabili, il tutto entro il 2012.

MEDIACONTECH ritorna ad un risultato netto positivo nel 2007

Attraverso le proprie controllate, il Gruppo fornisce a livello internazionale servizi di CONTENTS CREATION & MEDIA MANAGEMENT, ovvero soluzioni per la creazione e la gestione di contenuti per i principali operatori del mondo: BROADCAST (reti televisive tradizionali, operatori satellitari e canali tematici); ADVERTISING (agenzie e produttori pubblicitari, case di produzione cinematografiche, editori e canali televisivi); BUSINESS (agenzie creative, centri multimediali di Centri Congressi e Fiere, corporate & istituzioni pubbliche).

L’esercizio 2007 è stato un anno importante per il Gruppo Mediacontech che ha realizzato notevoli obiettivi di sviluppo ed il ritorno ad un risultato netto positivo. L’assemblea di Mediacontech ha approvato nella giornata di ieri il bilancio 2007. L’azienda ha evidenziato ricavi in crescita del 29,8% a/a a 112,3 mln euro, un Ebitda di 17,6 mln euro (+51%) e un risultato netto positivo di gruppo pari a 0,5 mln euro. Durante il 2007 è cambiato strutturalmente il grado di internazionalizzazione del Gruppo che nel 2007 ha realizzato oltre il 40% del fatturato all’estero rispetto al 28% del 2006. Mediacontech, nell’ambito del processo di crescita anche per linee esterne, ha acquisito nella seconda parte dell’esercizio, tramite la controllata Euphon Development S.r.l., il 52% di Volume S.r.l., società milanese operante nel settore dei servizi tecnologici e creativi. Nel corso del terzo trimestre è stato altresì perfezionato l’acquisto di un ulteriore 25,6% di Videe S.p.A..

FMI taglia stime sulla crescita

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) fu istituito nel 1945 a seguito degli accordi raggiunti nella Conferenza di Bretton Woods del 1944, cui hanno partecipato le potenze Alleate nella seconda Guerra mondiale. Finalizzata a scongiurare il ripetersi di gravi crisi economiche, come la Grande Depressione degli anni ’30 l’obiettivo statutario del FMI è la promozione della stabilizzazione delle relazioni monetarie e finanziarie internazionali.

Secondo il Fmi l’incremento del prodotto interno lordo del nostro Paese non supererà quest’anno lo 0,3%. Un taglio drastico rispetto all’1,3% previsto a ottobre, ma anche nei confronti dello 0,6% che lo stesso Fmi riteneva ancora raggiungibile a inizio marzo in un documento riservato. Riduzione anche per la zona dell’euro. Il prodotto registrera’ un aumento inferiore all’1,3%, a fronte dell’1,8% stimato a gennaio. Nei giorni scorsi sono uscite indiscrezioni anche sulla crescita globale, che si fermera’ al 3,7%, e su quella statunitense, che non dovrebbe andare oltre lo 0,5% a fine 2008 e allo 0,6% nel 2009. Uno studio preliminare al Rapporto economico globale afferma che c’e’ una possibilita’ su quattro di una recessione globale e definisce quella dei mutui subprime la peggior crisi finanziaria dai tempi della Grande depressione.