La discesa sei Mercati Azionari sta trascinando con se’ anche l’Oro nero che è tornato a sfiorare i livelli di prezzo del 2009 in pochissimo tempo. Dal top relativo di Aprile poco sopra quota 110$, il prezzo del Petrolio ha cominciato la sua discesa prima con una fase di indecisione che oscillava intorno al livello psicologico dei 100$, poi con una fase di consolidamento che ha portato il grafico a sfiorare quota 80$ proprio nel mese di Agosto.
La formazione a swing di massimo e minimo decrescenti sul grafico daily non lasciava dubbi sulla fase di ritracciamento che si è sviluppata dopo il top di Aprile, mentre il trend di lungo periodo resta ancora in discussione; le possibilità di vedere il Petrolio nuovamente oltre 110$ in tempi relativamente brevi sono altissime visto che la tendenza di lungo periodo non è cambiata dalla fine della bolla speculativa dei famosi 144$. Il rimbalzo sulla dinamica vicino a 80$ (come si vede nell’immagine) conferma l’ipotesi che ci si sta preparando ad invertire, ed il quadro tecnico verrà negato solamente con un ritorno stabile sotto a 79$, ancora da escludere per il momento.
Dalla parte dell’analisi strettamente fondamentale spicca ovviamente la questione Libica che, secondo gli analisti, influenzerà maggiormente il prezzo del Petrolio nei prossimi mesi insieme agli sviluppi del Mercato Azionario. Bassa o nessuna importanza avranno invece gli “attacchi speculativi” che si hanno nel breve periodo e contribuiscono solamente ad alzare la volatilità di breve periodo.
Target della prima fase di rialzo è a quota 100$ e se non verrà perso il supporto degli 80 Dollari allora vedremo il Petrolio a destinazione entro la fine del 2011, confermando le ipotesi di crescita per il 2012.
In ogni caso quello che interessa strettamente i cittadini italiani sembra destinato a non cambiare: il prezzo della benzina è ormai scollegato dal mondo finanziario e gonfiato da tasse, pertanto si, continuerà probabilmente a salire indipendentemente dal prezzo del sottostante.