Le tensioni libiche hanno portato ad una guerra che, indipendentemente dalla sua durata, non potrà non avere dei risvolti anche economici. Gli analisti, in particolare, non escludono che in Libia le installazioni petrolifere, specie se il conflitto non sarà una “guerra lampo“, possano essere danneggiate o distrutte; e questo chiaramente potrebbe portare le quotazioni del greggio a segnare nuovi massimi. Già stamattina il Brent ha guadagnato ben due dollari al barile portandosi sopra il livello di $ 116, mentre il Wti, con la consegna ad aprile, è balzato fino a sfiorare i 103 dollari al barile. La prima nazione a risentire del calo di produzione di greggio dalla Libia potrebbe essere proprio l’Italia, che importa dal Paese del rais Gheddafi anche rilevanti quantità di gas. Meno ampio, invece, è l’impatto a carico di Paesi vicini come la Francia, la Germania e l’Austria.
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