Quando si parla di petrolio si fa sempre la distinzione, in campo economico, tra Brent e Wti: ma quali sono le differenze tra i due tipi di greggio? Da cosa dipendono i cambiamenti nel loro valore?
Da cosa dipende il prezzo del petrolio
Da cosa dipende il prezzo del petrolio? Uno dei primi fattori a determinarne il costo è ovviamente l’incontro tra la domanda e l’offerta, subito seguito da avvenimenti e cambiamenti economici e sociali che con le loro pressioni sono in grado di influenzare l’andamento dei prezzi. Non solo: un ruolo primario in ciò è anche da riconoscere agli sforzi dei produttori di petrolio, di riequilibrare un mercato che senza controllo rischierebbe di danneggiare intere economie. Basti pensare all’operato dell’Opec, l’Organizzazione che raggruppa i Paesi esportatori di petrolio, i quali si impegnano ormai da anni a sostenere il mercato nel modo più consono per sostenere sia mercato del greggio che quello globale e che ciclicamente si incontrano dal 2016 per valutare la situazione e stabilire il proprio comportamento.
Detto ciò, il prezzo del Brent e del Wti dipende anche dall’offerta prodotta e dalle rispettive criticità che talvolta si presentano. Per ciò che concerne i contratti futures, quelli del Brent sono quotati all’InterContinental Exchange (Ice) mentre quelli del Wti lo sono al Nymex di New York. Il petrolio è una materia prima che risente molto dei cambiamenti geopolitici: non si deve quindi rimanere sorpresi se in concomitanza con alcune criticità mondiali il costo del greggio cambi quotazione.
Differenza tra i due tipi di petrolio
La prima differenza tra Brent e Wti è legata alla loro provenienza: il primo tipo di petrolio viene estratto nel Mare del Nord ed è attualmente il riferimento mondiale per il mercato del greggio. Esso determina il 60% del prezzo dello stesso nonostante la sua produzione sia limitata. I secondo, il cui acronimo corrisponde a West Texas Intermediate ed è estratto in Texas. A livello tecnico il Brent è il tipo di petrolio considerato più pregiato, perché caratterizzato da un minore apporto di zolfo e una gravità API (densità del petrolio rispetto all’acqua, N.d.R.) più alta.
Ad essere più costoso è generalmente il Brent per via di una maggiore produzione da parte degli Stati Uniti: una maggiore offerta del Wti porta al calo della sua quotazione. Se a questo si unisce la riduzione dei flussi delle piattaforme del Mare del Nord è facile comprendere perché il primo presenta un costo più elevato.