Nonostante le stime al ribasso per l’anno 2010-2011 (crescita del Pil a +1% invece di +1,2), la banca ha lasciato invariato il suo tasso di interesse, pari a 0,10%. Ha inoltre affermato in un comunicato che
la situazione economica del Giappone ha smesso di peggiorare. Cresce l’investimento pubblico e si stanno riprendendo esportazioni e produzione. Il morale delle imprese, in particolare quello delle grandi società manifatturiere, ha smesso di deteriorarsi. Tuttavia – continua l’istituto – i consumi delle famiglie rimangono generalmente deboli, a causa del peggioramento delle condizioni di lavoro e dei redditi e gli investimenti delle imprese diminuiscono molto. L’economia comincerà a riprendersi a partire dal secondo semestre 2009-2010.
Sostegno per la ripresa sarà fornito dagli effetti positivi delle misure di stabilizzazione del sistema finanziario, di bilancio e monetarie e dal rilancio delle economie straniere.