Il governo della Corea del Sud sta considerando seriamente di ridurre le proprie previsioni economiche di crescita: il nuovo valore in questione dovrebbe aggirarsi attorno ai quattro punti percentuali per quel che concerne l’intero 2012, un taglio che si è reso necessario a causa dell’inasprimento della crisi finanziaria dell’eurozona e dei suoi possibili rischi di contagio. Seul è dunque realista da questo punto di vista e con tutta probabilità annuncerà le nuove stime in una presentazione ufficiale prevista per il prossimo 12 dicembre. In effetti, non bisogna dimenticare che i coreani dipendono strettamente da molte nazioni europee per quel che concerne le esportazioni, le quali rappresentano ben la metà dell’intera economia nazionale.
C’è comunque da precisare che questi dati sono ancora superiori alle attese degli analisti e delle organizzazioni internazionali, convinte che la crescita dell’export sarà fortemente influenzata dal rallentamento globale della domanda. In particolare, l’Ocse ha appena quantificato tale crescita in 3,8 punti percentuali, mentre nel 2011 è stata sempre molto vicina al 3,7%. Bank of Korea è piuttosto ottimista e le sue rilevazioni hanno portato a concludere che l’incremento dell’economia sarà pari al 4,3% per quest’anno e poco al di sotto del 4% nel prossimo; tra quattro giorni esatti l’istituto di credito centrale della nazione asiatica sarà ancora più preciso e annuncerà numeri e cifre ufficiali. L’inflazione coreana, invece, dovrebbe raggiungere i tre punti percentuali nel corso del prossimo anno, in calo rispetto a quanto previsto finora.
Il ministro delle Finanze, Bahk Jae-Wan, ha fatto sapere inoltre che l’esecutivo si concentrerà soprattutto su questa rivitalizzazione finanziaria, cercando di mantenere l’economia sostenibile da diversi punti di vista, con una gestione molto attenta delle varie politiche. D’altronde, è stata proprio l’inflazione a costringere Bank of Korea a congelare il principale tasso di interesse al 3,25% per il quinto mese consecutivo a novembre, una percentuale che va senza dubbio ridotta nel breve termine.
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