Ha preso il via ieri, a Istanbul, il meeting dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali del G7: il nuovo incontro, il quale beneficia ancora di una presidenza italiana, segue da vicino il vertice annuale dell’Fmi e metterà in luce soprattutto le questioni relative al continuo indebolimento che sta subendo ultimamente il dollaro. Rimane comunque forte l’incertezza circa la stesura di un comunicato finale, anche se molti esponenti del gruppo, tra cui il ministro canadese Jim Flaherty, hanno smentito questa situazione. Riguardo al mercato dei cambi, preoccupa il fatto che il dollaro abbia già toccato il minimo da otto mesi nei confronti dello yen e da un anno nei confronti dell’euro. Simili condizioni danneggiano i paesi esportatori e fanno aumentare, inoltre, i costi energetici, visto che la bolletta petrolifera di queste nazioni è fatturata nella moneta verde. Le preoccupazioni sono condivise e si pensa già a un coinvolgimento attivo della Cina per superare ogni difficoltà.