Un nuovo piano da 26 miliardi di euro per rilanciare l’economia oppressa dalla crisi internazionale. E’ quanto ha annunciato ieri il presidente della Francia Nikolas Sarkozy a Douai, nodo strategico dell’industria automobilistica francese. Il nuovo piano andrà ad affiancare le altre misure di sostegno varate dal governo francese, come il Fondo d’investimento da 20 miliardi di euro. Mentre quet’ultimo è un provvedimento d’emergenza, il programma di Douai è un piano di rilancio per far uscire definitivamente la Francia dalla crisi economica.
Il presidente Sarkozy ha annunciato di voler puntare questa volta sulle attività produttive, investendo sui settori produttivi che hanno risentito maggiormente della crisi, quello dell’auto e quello dell’edilizia. Dei 26 miliardi di euro, pari all’1,3% del Pil, previsti dal piano, 11,5 saranno destinati ai rimborsi alle aziende sui crediti d’imposta, sulla tassazione e sull’Iva. Per quanto riguarda il settore automobilistico, in cui è occupato il 10% della popolazione francese, sono state introdotte alcune agevolazioni: il premio per la rottamazione è stato alzato a mille euro, rispetto ai normali 300, per le vetture con più di dieci anni di vita, lo Stato francese, inoltre, ha deciso di distribuire un doppio credito di 500 milioni di euro a tutte le società finanziarie delle varie case automobilistiche. Il doppio credito, spiega Sarkozy, potrà essere rimborsato a un tasso dell’8%. Per accede agli aiuti previsti dal nuovo piano di rilancio le aziende devono, ovviamente, scegliere di non delocalizzare la propria produzione.
Per il rilancio dell’edilizia sono stati stanziati 1,8 miliardi di euro che serviranno per realizzare circa 100 mila nuove abitazioni popolari e per agevolare l’acquisto della prima casa con prestiti a tasso zero. Circa 10,5 miliardi di euro saranno destinati ad investimenti diretti nel settore della ricerca, dello sviluppo, dell’istruzione, dei servizi e dell’energia. Altri 1,2 miliardi di euro, invece, saranno assorbiti da misure a sostegno dell’occupazione.
Ill piano di rilancio, varato da Sarkozy e contrastato dall’opposizione, avrà un sensibile impatto sull’economia francese: si stima che esso farà crescere il deficit del 2009 di circa 15,5 miliardi di euro, portandolo al 4%.
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