Tokyo e Bruxelles non sono state mai così vicine, gli svariati chilometri che separano le due capitali sono praticamente cancellati dalle necessità finanziarie di questi ultimi tempi: in effetti, come è stato confermato da alcuni dirigenti del Ministero delle Finanze del Giappone, la nazione asiatica è pronta ad acquisire una nuova serie di titoli obbligazionari relativi all’European Financial Stability Facility (il meccanismo meglio noto come “fondo salva-stati”), anche se in questa occasione non dovrebbe essere mantenuto il medesimo tasso utilizzato in precedenza. Il dicastero in questione ha fatto sapere di aver raggiunto un importante accordo con Klaus Regling, il direttore esecutivo del fondo, col risultato che i bond in questione godranno quindi di una sorte importante.
C’è comunque da precisare che gli stessi dirigenti non hanno voluto confermare l’acquisizione di più del 20% di quotazioni future, rispondendo che con tutta probabilità una soluzione del genere sarà difficile da raggiungere. In aggiunta, lo stesso Regling è fortemente intenzionato ad aumentare la disponibilità in questione per ottenere la ricapitalizzazione dei principali istituti di credito dell’Unione Europea, nonostante il Giappone non abbia assunto alcun impegno da questo punto di vista. L’ammontare preciso dei bond acquisiti da Tokyo dipenderà dal totale di denaro cash che i governi comunitari avranno in dotazione a un tempo ben preciso, senza dimenticare altri fattori fondamentali da questo punto di vista, come i ritorni economici di questi stessi bond. Ma non è stato soltanto il Giappone a mostrare interesse per questi prodotti.
In effetti, anche il Brasile vuole scongiurare che il contagio si allarghi fino al continente americano ed è disposto a finanziare in maniera adeguata il piano anti-crisi, probabilmente con degli accordi bilaterali con il Fondo Monetario Internazionale. La Cina, al contrario, preferisce conoscere altri dettagli del programma prima di avventurarsi in un finanziamento; intanto, Standard & Poor’s ha confermato il rating AAA per l’Efsf, con un outlook che si mantiene sostanzialmente stabile.
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