Gli italiani sono sempre più poveri: nel 2016 la percentuale della popolazione affetta da gravi problemi economici è salita all’11,9% , ovvero a ben 7,2 milioni di persone. Da qualsiasi punto venga vista la situazione del “belpaese” è tutt’altro che buona.
Sono sempre più alti i casi di concreta e continua deprivazione materiale da parte della popolazione, il tasso di occupazione degli under 35 è il più basso in Europa e gli investimenti sono in calo per il settimo anno consecutivo. Una situazione che l’Istat stesso non riesce a non definire critica e che è al momento sottoposta allo studio delle commissioni Bilancio di Camera e Senato in attesa di iniziare la tanto annunciata discussione sul DEF. Gli obiettivi economici stabiliti per il 2017 sono tanti: riuscirà la popolazione a tenere testa ai cambiamenti richiesti? La risposta potrebbe essere positiva se si riuscisse a far ripartire la crescita del paese, ma per fare ciò, come ha sottolineato il presidente dell’istituto di statistica, è importante che l’economia faccia uno scatto in avanti.
Tra le categorie più colpite da questa nuova ondata di povertà vi sono gli anziani: la quota di essi che sperimenta condizioni di grave deprivazione materiale è peggiorata mentre migliora seppur di poco, la percentuale relativa ai minori di 18 anni. Pessima, come già anticipato, la situazione dei giovani che lavorano: la fascia compresa tra i 25 ed i 34 anni è critica con un 40% circa di disoccupati totali. Numeri che non solo raccontano di problemi talvolta insormontabili nel presente ma che fanno presagire sofferenza in futuro e che mostrano come vi sia un “sottoutilizzo” di forza lavoro che potrebbe ritirare su l’economia davvero potente.