La squadra del presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama sta valutando un robusto piano per rilanciare l’economia Usa, colpita dalla recessione, che potrebbe essere ben più ampio delle precedenti stime e raggiungere la cifra di mille miliardi di dollari in due anni. Questo almeno secondo quanto riporta il quotidiano Wall Street Journal. I collaboratori di Obama, che due settimane fa erano alle prese con un piano da 500 miliardi, oggi ritengono che la stima di 600 miliardi in due anni “sia molto bassa“, scriveva ieri il quotidiano, citando una fonte a conoscenza del dossier. La dimensione definitiva del pacchetto di incentivi dovrebbe dunque essere significativamente più alta, tra 700 e mille miliardi nei due anni, dato lo stato di gravissima difficoltà in cui versa l‘economia americana. Lo staff di Obama non ha voluto commentare le notizie sulle dimensioni economiche che avrà il provvedimento, tra aumento della spesa pubblica e riduzione delle tasse.
L’elezione di Obama, che entrerà ufficialmente in carica il 20 gennaio, quindi sembra premiare quanti avevano scommesso su un piano di rilancio ancora maggiore di quelli promessi dalla contraparte repubblicana. Gli investitori di tutto il mondo, colpiti dalla crisi finanziaria, aspettano con ansia le indicazioni sulle mosse dell’amministrazione Obama per far ripartire la crescita della più grande economia mondiale. Obama ha annunciato che lancerà un massiccio programma di lavori pubblici per aiutare il Paese a uscire dalla recessione. I repubblicani invece, come dimostrato anche recentemente in Senato, sembrano meno propensi agli aiuti statali verso l’economia o alcuni suoi settori maggiormente in difficoltà. Il presidente eletto dovrebbe discutere del pacchetto di stimoli la settimana prossima, e il provvedimento potrebbe andare in Congresso entro il suo insediamento alla Casa Bianca. Una serie di economisti avevano detto in precedenza di attendersi da Obama una firma rapida a un pacchetto di spesa dal valore di 750 miliardi, o di almeno il 5% del Pil americano. L’amministrazione Bush è riuscita a fare approvare dal Congresso un importo di 700 miliardi di dollari per il salvataggio del sistema bancario. Ma questo pacchetto sicuramente non sarà sufficiente da solo a rilanciare anche l’economia reale e produttiva caduta ormai in una recessione profonda, i cui controni appaiono ancora poco chiari.
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