L’Euribor, l’Euro Interbank Offered Rate (il tasso di riferimento per quel che riguarda i mutui immobiliari), ha subito nell’ultima giornata degli importanti rialzi: l’Euribor a 3 mesi, infatti, è passato dall’1,264% all’1,266%, mentre più consistente è stata la crescita del tasso interbancario a un mese, in rialzo dello 0,02%. L’European Banking Federation ha confermato che questi dati, dopo un periodo di minimi storici, devono essere attentamente monitorati. C’è un motivo per un così brusco cambiamento di rotta? Anzitutto sta crescendo il timore che nei prossimi mesi aumenti l’inflazione, a causa dell’immissione di liquidità nel sistema finanziario. Hanno inoltre influito anche gli accumuli di debito pubblico che i vari governi hanno conseguito per far fronte alla crisi. Forse è presto per dire se questi aumenti siano il segnale di una più forte ondata inflativa, ma intanto sono salite anche le obbligazioni governative in euro: verranno valutate soprattutto le emissioni di Schatz tedeschi a due anni con cedola fissa e i bond spagnoli a dieci anni.