Il governo ungherese potrebbe anche decidere di modificare la propria posizione sulle regole del Fondo Monetario Internazionale in cambio di un nuovo aiuto finanziario: l’indiscrezione giunge direttamente da due banche di livello internazionale, vale a dire Barckays e Goldman Sachs. Giusto una settimana fa, il premier Viktor Orban aveva abbandonato la sua politica di contrasto nei confronti dell’organismo di Washington, cercando aiuti sostanziosi dopo che l’agenzia di rating Standard & Poor’s aveva declassato il debito magiaro al grado “junk”, vale a dire “spazzatura”. L’introduzione di tasse di emergenza e un nuovo piano immobiliare potrebbero essere le due misure più importanti in tal senso.
La crisi economica che sta vivendo l’eurozona ha influito sicuramente sulla riduzione del rating citata in precedenza; la minaccia del contagio e di tutte le sue possibili conseguenze ha convinto lo stesso Orban circa un nuovo accordo con il Fondo, puntando però a non infrangere la sovranità economica del paese. In questo modo, sembra che ci sia un vero e proprio conflitto tra quello che Budapest realmente vuole e quello che è invece realisticamente disponibile e attuabile. Insomma, le sfide finanziarie che attendono la nazione dell’Europa orientale sono davvero serie. Tra l’altro, il fiorino è riuscito a perdere addirittura tredici punti percentuali nei confronti del dollaro negli ultimi cinque mesi, mettendo a segno una delle peggiori performance valutarie a livello internazionale; eppure, qualche timido segnale di risveglio lo si è avuto proprio con l’intesa Ungheria-Fmi, segno che qualche vantaggio lo si può cogliere sin da subito.
Il ministro dell’Economia Gyorgy Matolcsy è stato ancora più esplicito e a suo parere l’obiettivo da perseguire è quello di finanziare il debito interno: la precedente garanzia di Ue e Fmi (venti miliardi di euro) non sembra più essere sufficiente, ma bisogna anche ricordare che un nuovo sostegno di questo tipo imporrebbe all’Ungheria l’adozione di un piano per ridimensionare il deficit di bilancio.
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