Se nella fase più acuta della crisi finanziaria il nostro sistema bancario aveva retto egregiamente rispetto a Paesi come gli Stati Uniti ed il Regno Unito, adesso gli istituti di credito del nostro Paese potrebbero anche attraversare una “crisi 2“, meno aspra di quella a cavallo tra il 2008 ed il 2009, ma comunque tale da destare preoccupazione. Non a caso, nella giornata di ieri il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), Corrado Faissola, ha lanciato un vero e proprio allarme rosso in merito al deterioramento del credito cui si sta assistendo in questi ultimi mesi, con la conseguenza che il sistema bancario, alla fine dell’anno, dovrebbe registrare nel nostro Paese un ammontare di perdite su crediti stimato da Faissola vicino al livello dei 20 miliardi di euro. A conti fatti, quindi, anche i mesi a cavallo tra quest’anno ed il prossimo potrebbero essere difficili per le banche italiane, soprattutto in Borsa dove oramai da parecchie settimane, dopo il boom dei mesi scorsi, a Piazza Affari non sono sicuramente quelli degli istituti di credito i titoli più gettonati dagli investitori e dai risparmiatori.