La svolta, in senso positivo, che la Banca Popolare di Bari si stava aspettando ormai da tempo è finalmente arrivata. Ed un sospiro di sollievo e grande soddisfazione sono state le due reazioni primarie dei vertici dell’istituto pugliese, che hanno accolto con estremo favore il pronunciamento della Consulta. Una sentenza decisiva, che chiude un periodo di notevole incertezza, che era iniziato nel dicembre del 2016.
La situazione di incertezza in cui si trovava la Banca Popolare di Bari comportava varie complicazioni nella gestione e nella programmazione del futuro a breve termine. Da diverso tempo, quindi, tutte le varie strategie e decisioni della Popolare di Bari erano condizionate notevolmente. Questo “limbo, tra l’altro, stava cominciando a generare più di qualche preoccupazione pure tra gli stakeholders, che effettivamente non avevano granché fiducia nel pronunciamento della Suprema Corte.
Invece, la conferma in merito alla costituzionalità della disciplina di riforma ha permesso di sbloccare tutta questa situazione. Adesso La Banca Popolare di Bari dovrà provvedere a rimettersi in linea con altre ex cooperative che, di fatto, hanno già concluso il procedimento di trasformazione in società per azioni. Una ventata di fiducia che ora consente effettivamente alla Banca Popolare di Bari di programma con maggiore serenità l’intera operazione di allineamento. La trasformazione in spa, tra l’altro, alzerà le probabilità di raggiungere gli obiettivi di crescita prefissi, tra cui anche un maggiore sostegno a tutti quei territori in cui la presenza di questa banca si può ormai definire storica.
Un’ottima notizia per la Popolare di Bari, che aveva portato a termine l’acquisizione della Cassa di Risparmio di Teramo (Tercas) nel 2014. Proprio in quel periodo, poco prima che venisse emanato il decreto governativo a gennaio 2015, aveva di fatto sospeso il procedimento di trasformazione in spa attendendo il giudizio della Corte: oggi, finalmente, tutta questa incertezza è stata spazzata via.