Dalla voce di Marco Jacobini, presidente della Banca Popolare di Bari, è arrivato un segnale di speranza molto importante. L’istituto, anche negli ultimi due anni che sono stati veramente molto complicati, ha sempre cercato di coltivare e mantenere il rapporto con il territorio e con i clienti, che peraltro è davvero ben radicato.
La Banca Popolare di Bari, però, ha anche una liquidità pari a circa 2,4 milioni di euro, che verranno reinvestiti con un obiettivo ben chiaro, ovvero quello di dare nuova linfa ai sistemi locali. Per farlo sarà necessario che si verifichi una ripresa decisamente più strutturata, dal momento che quella attuale è ancora troppo debole.
Il bilancio 2017 ha messo in evidenza come l’anno di transizione si sia dimostrato tale in tutto e per tutto. La raccolta totale ha toccato quota 14,9 miliardi di euro, con una crescita registrata sul 10,2%. Scendono gli impieghi netti, anche per via della decisione dei vertici, compreso il Direttore Generale Gianluca Jacobini ovviamente, di puntare in prevalenza su quei settori economici di maggiore interesse.
La situazione a livello del territorio in cui opera l’istituto pugliese non è davvero stabile e men che meno in ripresa. Infatti, il settore edilizio non ha ancora ripreso a correre, così come i consumatori non vogliono ancora impegnarsi in spese troppo alte. La pronuncia della Consulta, intanto, ha permesso di sbloccare finalmente la situazione di stallo relativamente alla trasformazione in Spa. A questo punto, finalmente, il quadro a breve dovrebbe essere più chiaro, in maniera tale che la Popolare di Bari possa intervenire in maniera adeguata. Un periodo difficile per l’istituto pugliese che, in ogni caso, è riuscita a conservare la solidità. Infatti, è un buon segno la crescita dei depositi (+14,7%), ma anche il fatto di poter contare su una liquidità pari a circa 2,4 miliardi di euro. Adesso manca solo la ripresa e poi la Popolare di Bari potrà nuovamente pensare al supporto delle realtà locali.