E’ ufficiale la fusione per incorporazione di Banca Tercas e Banca Caripe nel Gruppo Banca Popolare di Bari. Lo annuncia lo stesso Istituto con un comunicato nel quale sottolinea come le fusioni si configurino come operazioni con parti correlate di Bpb, in ragione del possesso di partecipazioni di controllo (superiori al 90% del capitale sociale) da parte dell’Incorporante nelle Incorporande.
La fusione per incorporazione di Banca Tercas e Banca Caripe in Gruppo Banca Popolare di Bari è stata deliberata all’unanimità dal Cda. E così si conclude la lunga trattativa che ha visto coinvolti in prima linea anche i sindacati che da maggio scorso hanno lavorato per ottenere la salvaguardia dei posti di lavoro di circa trecento persone. Trecento persone che avrebbero rischiato di rimanere disoccupate da un giorno all’altro data la fusione tra i due istituti bancari e che invece, proprio in virtù degli accordi tra i sindacati e il Gruppo Banca Popolare di Bari, vedono tutelate le loro posizioni.
Dei circa trecento lavoratori considerati a rischio solo una quarantina raggiungeranno anzitempo la pensione con l’uscita incentivata, mentre gli altri potranno contare sul rinnovo del contratto per il quale il Gruppo Banca Popolare di Bari si è impegnato in prima persona. Tra gli obiettivi raggiunti dai sindacati per i loro iscritti anche un 20% in meno di spese sulle consulenze da parte della banca e l’impegno a avviare le trattative per il nuovo contratto integrativo a partire dai mesi di ottobre-novembre 2016. S
Soddisfatti i sindacati, rappresentati da Lando Maria Sileoni (il segretario generale della Fabi – Federazione Autonoma Bancari Italiani -), soddisfatto anche il presidente del Gruppo Banca Popolare di Bari Marco Jacobini. Per l’Istituto pugliese, l’incorporazione di Caripe e Tercas, è una manovra utile per consolidare significativamente il posizionamento di mercato di tutto il Gruppo.