Royal Bank of Scotland, la banca britannica salvata recentemente dal fallimento grazie all’intervento dello Stato, ha fatto registrare una perdita netta pari a 1.042 miliardi di sterline nel primo semestre 2009: tale calo è stato provocato principalmente dalle svalutazioni legate alla crisi del credito. Le parole dell’ad di Rbs, Stephen Hester, sono improntate al realismo:
Non vi sarà alcuna cura miracolosa. Ci aspettiamo di sicuro degli anni molto pesanti.
Il titolo della banca, detenuto per il 70% dallo Stato, ha perso il 12% alla borsa di Londra: secondo gli analisti, i risultati non subiranno miglioramenti almeno fino al 2011. C’è da sottolineare, poi, che le operazioni non core della banca hanno portato a una perdita di ben 9,6 miliardi di sterline: comunque, l’unica mossa di Rbs, per ora, è stata quella di nominare come direttore finanziario Bruce Van Saun.