La chiusura settimanale delle borse sembra girare bene, nonostante il crollo di ieri a Wall Street, dove il Dow Jones ha ceduto il 2,13% e il Nasdaq l’1,25%.
Milano apre forte ma poi scende fino a +0,35% (12:41 CEST). Londra invece tiene e guadagna lo 0,64%. Parigi fa come Milano. Dopo una buona partenza flette per guadagnare ora lo 0,27%, esattamente come Francoforte. Più costante Zurigo, ora a +0,56%.
Lo spread e le altre notizie
Si ferma l’avanzata dello spread italiano, dopo l’aggiornamento del Def approvato in Parlamento. Si torna sotto ai 300 punti base, e il rendimento decennale scende al 3,51%.
L’euro stazione su una quotazione a 1,1582 dollari, mentre Trump continua a bacchettare la Federal Reserve. Dopo il “sono pazzi” di ieri, oggi è la volta del sono “fuori controllo”, aggiungendo “è ridicolo quello che stanno facendo”.
Oggi sono usciti i dati sull’inflazione di settembre in Germania, al 2,3%. Poi il rapporto dell’Istat sull’economia, con quella sommersa e illegale che vale 210 miliardi. Cresce dell’1% la produzione industriale nell’Eurozona, ma stasera arriverà anche il rating di Fitch sugli Usa.
Il petrolio torna a salire, con il Wti a 71,31 dollari al barile(+0,41$) e il Brent sale a 80,7 dollari al
barile. Oro a 1218 dollari l’oncia (-0,49%).