Ore 11:10. I mercati sono al secondo giorno consecutivo marcato da una moderata cautela, anche se il rallentamento dell’inflazione tedesca addensa nubi fosche sull’economia europea. Sui mercati regna sempre la cautela, in attesa di un risvolto nei colloqui tra Cina e Stati Uniti, e l’andamento è altalenante. In Cina si registra qualche perdita, in Giappone si avanza positivi, e in Europa si continua il trend di ieri.
Le borse
L’Asia, la prima ad aprire, vede Tokyo chiudere a +0,15%, ma Shanghai perde lo 0,34%, Shenzhen lo 0,26% mentre va bene Hong Kong a +0,41%.
In Europa, Milano cade dello 0,38%, trascinata giù dal tracollo del titolo Juventus (-10%) dopo la sconfitta di Madrid, Banca Popolare di Sondrio e Prysmian. Male anche Londra che perde lo 0,69%, mentre Parigi, dopo aver tenuto le prime ora, scende appena sotto la parità. Bene invece Francoforte a +0,23% e Zurigo, a +0,40%. Ieri il Dow Jones aveva chiuso a +0,24% e il Nasdaq a +0,03%.
Leggera contrazione dello spread tra Btp e Bund, a 270 punti base, e al 2,875% di rendimento decennale.
Stabile l’euro, ancora a 1,133 dollari e 110,78 yen. Gli scossoni, sul mercato forex, riguardano il dollaro australiano, con il blocco cinese sul carbone australiano. Sale il prezzo del greggio Wti (+0,33%) a 57,35 dollari al barile, mentre è stabile il Brent a 67,13 dollari. Sempre ai massimi l’oro, a 1340 dollari l’oncia.