Ieri le elezioni, oggi i risultati. Il voto in Catalogna spinge giù i mercati europei e l’euro, anche se il gli Unionisti restano il primo partito. Gli indipendentisti infatti mantengono la maggioranza in una vittoria inequivocabile, anche perché ha votato l’86% degli aventi diritto. Le borse europee rispondono con una flessione, in cui la peggio la ha chiaramente Madrid, che apre con un -1,5%. Le altre segnano ribassi più contenuti, a partire da Milano (-0,29%), Parigi (-0,28%), Francoforte (-0,27%) e Londra (-0,13%). Se in Europa le borse scendono, Tokyo chiude con un +0,16% dopo le prese di profitto di ieri e Wall Street fa altrettanto.
Sulla scia del voto catalano anche l’euro, che scende a 1,185 dollari. Coppia EUR/JPY a 134,38. I titoli spagnoli subiscono il contraccolpo e lo spread con quelli tedeschi si alza di 5 punti. Ora il rapporto Bonos/Bund è a 108 punti. Salita anche per i titoli italiani con spread Btp-Bund a 150, e il rendimenti a 10 anni all’1,92%.
Oggi saranno pubblicati alcuni dati per l’Italia, la Francia, il Regno Unito e la Germania. Dati sulla fiducia dei consumatori italiani e tedeschi, poi il Pil francese e britanno. Dall’America invece, la spesa per consumi e la fiducia delle famiglie statunitensi.
Scende leggermente il petrolio, con il Wti a 58,20 dollari al barile e Brent a 64,77 dollari. L’oro è sempre stabile e si apprezza dello 0,8% a 1.267 dollari l’oncia.