La tensione nell’Eurozona finisce per coinvolgere anche quei Paesi che sono ancora lontani dal rischio default e l’andamento dei collocamenti dei titoli di Stato ha poi effetti ad area nell’Unione Europea, nel bene quanto nel male.
L’Italia ha collocato durante la giornata di oggi 2,5 miliardi di euro di CTZ con scadenza nel 2014 ad un tasso di interesse medio del 3,355% (vicino al precedente 2,353%). Il bid-to-cover si attesta in ribasso a 1,80 rispetto al precedente 1.86 di marzo, anche se i buoni sono stati collocati nel loro importo massimo previsto.
I BTP indicizzati all’inflazione con scadenza nel 2019 collocati dal MEF ammontano a 442 milioni di euro per un tasso annuale lordo del 4,32%, mentre quelli con scadenza nel 2017 sono stati emessi per un importo pari a 501 milioni di euro ad un tasso pari al 3,88%.
La domanda complessiva raggiunge la parte alta del range previsto visto che è pari a 3,44 miliardi di euro e si era prevista un’emissione compresa tra 2 e 3,5 miliardi di euro.
I titoli di Stato Spagnoli in emissione hanno praticamente raddoppiato il rendimento dei titoli a tre mesi con un bit to cover più che raddoppiato che is attesta a quota 7,6. I 72 milioni di euro di emissione a tre mesi hanno un rendimento a 0,634% (il precedente era0,381%) ed anche i titoli a sei mesi hanno registrato un rialzo all’1,58% rispetto al precedente 0,836%.
►ASTE TITOLI DI STATO 11-12 APRILE 2012
Le aste olandesi hanno visto invece l’emissione di 1,995 miliardi di euro di titoli di Stato (a metà del range previsto compreso tra 1,5 miliardi e 2,5 miliardi di euro). I titoli a due anni emessi hanno un tasso medio dello 0,523% per un importo di 1 miliardo di euro, leggermente in calo rispetto all’ultima asta. I bond a 25 anni collocati per un importo di poco inferiore ad 1 miliardo di euro hanno invece un rendimento medio pari al 2,782%.