L’annuncio è di quelli importanti, anche perché fatto direttamente dal numero uno della compagnia, l’istrionico e vulcanico O’Leary, che difficilmente ammette di avere torto. E invece l’amministratore delegato ha spedito una lettera a tutti i suoi piloti, con la promessa di risolvere i loro problemi salariali e di orari, chiedendo addirittura scusa ai suoi dipendenti. La richiesta è quella di non lasciare la Ryan, che quest’anno ha già perso 700 dei piloti, creando il caos che ha portato alla cancellazione di migliaia di voli, lasciando a terra qualcosa come 800mila passeggeri. Un danno enorme per la compagnia, che adesso fa mea culpa, e non poteva essere altrimenti.
E O’Leary cambia anche colpevole, rispetto alle dichiarazioni delle scorse settimane, quando accusò le concorrenti di “rubargli” i piloti. Adesso sarebbero nuove norme che hanno costretto la compagnia ad anticipare i riposi per dicembre, invece che per la chiusura dell’anno fiscale, ad aver causato il caos. Ma la compagnia è ormai conscia del fatto che le condizioni dei suoi lavoratori vanno migliorate. Il traffico aereo sta aumentando sempre più, tanto che la Boeng ha pronosticato circa 600mila nuove assunzioni per i piloti nei prossimi anni, e sarà “guerra” per accaparrarsi i comandanti. Serviranno poi altrettanti secondi ufficiali, e le altre compagnie stanno offrendo già condizioni migliori della pioniera del low cost, che ora non è più sola sul mercato. Intanto si profilano all’orizzonte nuovi guai, con il Belgio che vorrebbe far causa alla compagnia per i troppi voli cancellati.