L’Istat fa il punto sugli stipendi, e purtroppo le notizie non sono buone. Le retribuzioni orarie continuano a diminuire, anche se i dati sono del 2016. ma comunque se prima si pagava 12,25 euro l’ora, ora siamo a 9,99 euro, ovvero una diminuzione del 18,4%.
Non solo riduzioni medie
L’Italia è sempre meno un paese dove vivere bene insomma. L’Istat fa il riepilogo delle retribuzioni, e così si scopre che mentre nel 2014 si guadagnava mediamente 11,06 euro, e nel 2015 11,21 euro, ora si scende.
Tutta colpa dei lavori low pay, i lavoretti che ogni tanto si trovano in regola. Sì perché l’Istat non ha messo nel calcolo il lavoro irregolare. Poi c’è il gender pay gap, che vede le donne ancora sfavorite, tanto che si calcola che solo il 17,8% delle donne viene pagata più di 15 euro l’ora. Gli uomini sono quasi il doppio. Addirittura il 59% delle donne è sotto la media.
E come era prevedibile, perché si tratta di un dato storico, è al meridione che si paga di meno. Il dato per province vede Milano, Bolzano, Genova, Trieste, Varese, Torino, Modena, Bologna, Reggio nell’Emilia, Lecco e Monza con retribuzioni sopra la media. Al sud, con Lecce, Salerno, Cosenza, Ragusa, Benevento, Vibo Valentia, Barletta-Andria-Trani, Foggia, e Caserta si scende sotto i 10 euro l’ora.