Nel nostro Paese gli immigrati sono sempre più “bancarizzati”, ed effettuano attraverso gli Istituti di credito rimesse per importi medi pari a ben 1.500 euro, ovverosia sette volte superiori alla media globale. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, che sull’immigrazione e sull’inclusione bancaria degli stranieri residenti in Italia ha altresì rilevato un aumento per quel che riguarda la sottoscrizione dei conti correnti, ed un maggior livello di fedeltà a mantenere un rapporto di lungo corso con la banca, superiore spesso ai cinque anni, quanto il cittadino straniero residente in Italia è un imprenditore che apre un conto corrente aziendale. Quando invece le rimesse sono di importi bassi, gli immigrati in Italia si affidano a canali diversi da quelli bancari ed effettuano in tal caso tali operazioni con una maggiore frequenza.