Le banche americane si schierano contro le regole previste dalla nuova normativa Basilea 3. L’associazione che rappresenta gli istituti di credito statunitensi (Aba) ha inviato una lettera ai regolatori nazionali (Fed, Fdic, Occ) per chiedere la cancellazione delle regole di Basilea 3. In allegato alla lettera è stato presentato un documento di 181 pagine con tutte le correzioni ritenute fondamentali per non alterare il correttamento funzionamento del sistema bancario. Il testo è stato firmato anche da altre associazioni finanziarie americane, come ad esempio la Securities industry and financial markets association (Sifma).
Secondo Frank Keating, presidente dell’Aba, le nuove regole sul capitale delle banche previste da Basilea 3 rischiano di “amplificare la volatilità economica, rendendo più complicato servire i clienti nei momenti difficili e più costoso anche nei momenti di ripresa”. Il presidente dell’Aba ritiene che Basilea 3 può creare seri problemi all’economia americana, in particolare alle banche che concedono mutui e prestiti alle piccole e medie imprese.
In Italia anche l’Associazione bancaria italiana (Abi) ha mosso critiche per ciò che concerne i prestiti alle pmi, chiedendo delle rettifiche su questo aspetto della normativa. In realtà, però, Stati Uniti ed Europa rischiano di scontrarsi sull’entrata in vigore della normativa. Nel vecchio continente Basilea 3 dovrebbe partire nel 2013, ma con passaggi graduali prima di giungere alla piena attuazione delle regole fino al 2019. In Europa sarà trovato un accordo entro fine anno e poi il testo sarà esaminato dai vari legislatori nazionali. Negli USA ancora non c’è un accordo sul testo, senza contare le forti opposizioni delle associazioni bancarie.
Negli Stati Uniti le associazioni bancarie non vogliono che la normativa entri in vigore prima di luglio 2015, soprattutto per lasciare tempo alle piccole banche e alle casse di risparmio di adeguarsi alle nuove regole sul capitale e la liquidità. In realtà, gli Stati Uniti hanno applicato in ritardo anche le riforme di Basilea 2 e ora potrebbe accadere lo stesso con Basilea 3, creando disequilibri tra Europa e USA. Secondo Jamie Dimon di Jp Morgan, le regole di Basilea 3 sono “anti-americane”.