Movimenti nell’azionariato di Unicredit. I grandi soci esteri continuano a mettere le mani sul capitale della banca di Piazza Cordusio, arrivando ad avere un peso del 25% dopo le ultime operazioni. BlackRock, la società di gestione di fondi più grande al mondo, è salita al 5,04% del capitale di Unicredit, diventando così il secondo azionista della banca milanese dietro il fondo Aabar, che detiene il 6,5%. Seuppur di poco sono stati superati i russi di Pamplona, che detengono il 5,01% del capitale societario. In borsa il titolo Unicredit è salito ieri del 2,99% a 4,756 euro.
La società americana è un socio importante di Unicredit già da diverso tempo, ma in precedenza ha dovuto diminuire la quota di partecipazione dopo l’aumento di capitale avvenuto lo scorso anno. A fine gennaio del 2012 era tornato già al 3,1%, ma a novembre aveva chiesto alla Consob di non far fgurare le partecipazioni comprese tra il 2% e il 5% delle società di asset management come quote rilevanti.
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Da allora di BlacRock si sono perse le tracce, ma il fondo americano era già in pianta stabile nel capitale dell’istituto di credito di Piazza Cordusio. In base alle comunicazioni della Consob, avvenute ieri, BlackRock è salita sopra il 5% di Unicredit attraverso 20 diversi fondi di investimento. L’azionariato presenta una matrice sempre più internazionale, dopo il consolidamento degli arabi di Aabr e l’ingresso dei russi di Pamplona avvenuto la scorsa estate. Dietro i tre grandi soci si parla anche straniero nel capitale della banca italiana. In primis ci sono i libici di Central Bank of Libya e della Lia con il 4,99%.
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Sempre tra i soci esteri troviamo Capital Research (2,7%) e Allianz (2.02%). Si riduce, invece, il peso degli azionisti italiani. In testa ci sono sempre le tre fondazioni CariVerona, Cassa di risparmio di Torino e Carimonte Holding Spa, che hanno in mano complessovamente il 9% del capitale, poi Delfin Sarl di Leonardo Del Vecchio con il 2,01%.