Conti correnti, come evitare truffe

I conti correnti ancora oggi, nel 2024, sono spesso vittime di truffe sempre più complesse e difficili da evitare. Vediamo insieme cosa possiamo fare per combattere questo fenomeno.

Necessaria più attenzione ai conti correnti

Dobbiamo sottolineare che al momento ai delinquenti basta un semplice clic per portare via dai nostri conti correnti i soldi. Movimenti che spesso e volentieri sia lo stesso cliente truffato che le banche scoprono in differita. Trovando nell’elenco dei movimenti spese mai eseguite o prestiti mai firmati.

Le cifre totali riguardanti questo fenomeno sono spesso corrispondenti a centinaia di migliaia di euro solo nel nostro Paese. E, purtroppo, ogni regione italiana presenta dati allarmanti in tal senso. Un’idea del fenomeno delle truffe sui conti correnti arriva dal CRIF, la Centrale rischi intermediazione creditizia e dal suo rapporto, che racconta come le regioni più colpite siano la Lombardia, la Sicilia, la Campania, il Lazio e la Puglia. I delinquenti non si limitano nel loro tentativo di sottrarre soldi dai conti correnti. Spesso la cifra media alla quale puntano si trova tra i 5000 e i 10.000 euro a colpo. In alcuni casi sono stati registrati anche prelievi fino a 20.000 euro.

I criminali sfruttano la complessità della struttura finanziaria che consente loro di poter passare inosservati tra i movimenti. Senza dubbio i delinquenti che attaccano i conti correnti dimostrano di avere una maggiore conoscenza rispetto al passato della tecnologia più avanzata. Sia per quel che concerne gli attacchi diretti ad aziende e semplici cittadini, sia per quel che riguarda la creazione di identità online fasulle con le quali agire.

Le tipologie di attacchi più diffusi

Il phishing rimane uno dei metodi più sfruttati per raccogliere denaro illecitamente. Sfruttando SMS, messaggi whatsapp ed email nelle quali si richiede al consumatore di cliccare su link, apparentemente legali, provenienti dalla propria banca. La persona non conscia di questo fenomeno, convinta di comunicare con il proprio istituto di credito inserisce i dati sensibili richiesti rendendo possibile ai malviventi di accedere al ai propri conti correnti.

Oltre il phishing, a mettere a repentaglio i conti correnti vi sono anche il trashing, dove il malvivente raccoglie gli scontrini delle ricevute di pagamento eseguite con le carte di credito gettate e quella del boxing ovvero la ricerca di documenti provenienti dalle banche all’interno della buca delle lettere. Raccogliendo in questo modo i dati necessari per entrare nel conto del malcapitato.

Come difendersi da tutto ciò? Non cliccare mai su link provenienti da mail delle banche: queste non richiedono mai l’inserimento di dati sensibili attraverso il web. Allo stesso tempo dobbiamo evitare di gettare nella spazzatura qualsiasi nota che possa mettere in mani delinquenziali i nostri dati. Avendo cura eventualmente di bruciare le ricevute, facendo contestualmente attenzione che la nostra posta non sia accessibile.