Una raccolta netta totale di 138 milioni di euro: è questo l’importante risultato che è stato conseguito da Banca Generali lo scorso mese di marzo, un traguardo reso possibile soprattutto dalla rete bancaria vera e propria (cento milioni del totale appena menzionato) e da quella privata (i restanti trentotto milioni). Se si osservano poi le performance dei primi tre mesi di questo anno in relazione all’istituto triestino, allora ci si accorge che l’ammontare complessivo si è attestato a quota 366 milioni di euro, senza dimenticare il contributo della rete privata (177 milioni per la precisione). I progressi rispetto agli ultimi tre mesi dello scorso anno sono evidenti, tanto che gli stessi vertici della banca hanno voluto sottolineare come le performance siano state positive nonostante le incertezze e il nervosismo dei mercati.
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Tra l’altro, c’è anche da specificare come il mese di marzo che è appena terminato si è caratterizzato per una importante attività di consulenza, visto che sono stati costruiti molti portafogli finanziari di medio e lungo termine e si è privilegiata in maniera netta la componente gestita, nonostante anche l’assicurativo sia sempre una prerogativa fondamentale del gruppo. Per quel che concerne il ramo vita, infatti, la produzione ha superato i cento milioni di euro, mentre il dato sale fino a 582 milioni se si considera il primo trimestre del 2012.
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D’altronde, non è andata male nemmeno ai fondi comuni e alle gestioni patrimoniali, con un aumento che è stato graduale ma costante, grazie in particolare a delle soluzioni che si sono affidate alla protezione del capitale. Volendo essere ancora più precisi, una buona fetta della raccolta si deve ai mercati emergenti e ai loro investimenti specializzati. Secondo Giorgio Girelli, ad di Banca Generali, queste stime non sono altro che una conferma dei trend precedenti, un premio alla qualità dei servizi offerti.