Nella riunione odierna la Banca Centrale Europea, il cui presidente è l’italiano mario Draghi, non ha portato alcuna novità in tema di tassi di interesse.
Nessuna novità nemmeno dall’altra riunione prevista per oggi, vale a dire quella della Banca Centrale dell’Inghilterra che anche ha lasciato invariato il costo del denaro.eresse, come ampiamente atteso da parte degli operatori dei mercati finanziari.
> Chi può richiedere l’assegno sociale
Secondo l’analisi odierna di Davide Marone, analista valutario DailyFX (FXCM) “Oggi le protagoniste sono state le banche centrali. In relazione al riflesso sui prezzi, di poco conto è stata la comunicazione da parte della Bank of England che ha lasciato il tasso di riferimento allo 0,50% e il Quantitative Easing Totale a 375 miliardi di sterline”.
>Fondi di investimento, le cose da sapere
“Decisamente più incisiva la Banca Centrale Europea, che ha comunque lasciato il corridoio dei tassi invariato, ma le dichiarazioni del Governatore Mario Draghi durante la Press Conference ha portato grande volatilità sull’euro. Quest’ultimo ha dapprima scontato, contro il dollaro americano, il dato positivo sul Pil Usa su base trimestrale (+3,6% vs +3%exp) portandosi a testare le aree di supporto a 1,3540, per poi salire drammaticamente proprio sulle parole di Draghi fino a rompere le resistenze a 1,3630, aprendo la strada verso 1,37. Naturalmente i dati sul lavoro USA previsti per domani, potranno amplificare o svilire questo quadro tecnico. Controverso, ad ogni modo, il comportamento del greenback contro le altre major; debole contro yen, ma forte contro la sterlina. Così come le Borse ancora pesanti, con il FTSE MIB in particolare che in 3 giorni ha perso 1000 punti portandosi addirittura sotto quota 18mila punti da cui potrebbero partire prime prese di profitto”.