Aumento di capitale per Banca Popolare di Milano, che si ferma all’82% degli 800 milioni offerti sul mercato, un importante risultato accolto con buona soddisfazione, considerate anche le difficili condizioni di mercato nelle ultime settimane. Le offerte da parte dei sottoscrittori, anche se consideriamo un eventuale inoptato del 18%, si apprende da fonti di mercato, non è giudicato fallimentare viste le condizioni difficili di mercato nel periodo di esercizio.
Il buon esito dell’aumento di capitale – scrive la banca in un comunicato – è garantito da Barclays Bank, Bnp Paribas, Mediobanca (alla guida del consorzio,ndr), Nomura, Banco Santander, Société Générale Corporate & Investment Banking, Royal Bank of Scotland come joint bookrunners, e Ing Bank come co-Bookrunner, che si sono impegnati, disgiuntamente tra loro e senza vincolo di solidarietà, a sottoscrivere, a condizioni e termini usuali per tale tipologia di operazioni, le azioni rimaste eventualmente inoptate al termine dell’offerta in borsa.
Operazione di aumento di capitale avvenuta in un difficile contesto economico: é sufficiente pensare al fatto che il valore delle azioni collocate e’ pari alla capitalizzazione pre-aumento della Bpm e a piu’ di cinque volte di quella attuale (che non contabilizza ancora le nuove azioni), che però si é ridotta a 116 milioni. Alla chiusura dell’offerta, risultano non esercitati esattamente 79.337.760 diritti di opzione rivenienti dalle azioni ordinarie e 541.621 diritti di opzione rivenienti dal Convertendo riguardanti la sottoscrizione di 487.773.512. La Investindustrial del presidente del consiglio di gestione Andrea Bonomi ha aumentato la propria quota di partecipazione nella banca al 6,63 per cento.
Il manager però intende salire fino al 9,9% dell’istituto e spera che entro il prossimo mese, quando scatterà l’asta dei diritti inoptati, Investindustrial possa effettuare acquisti per ulteriori 35 milioni. Il buon risultato delle offerte non é bastato a rassicurare gli investitori sul titolo BPM, secondo alcuni analisti, la negativa performance é dovuta al fatto che le nuove azioni derivanti dall’aumento di capitale verranno assegnate solo il 21 novembre, anche se è possibile scambiarle già da ieri.
stanchi di dare soldi alle banche