Il 30 settembre dovrebbe essere la giornata decisiva per Banca Carige per la deliberazione di un’obbligazione convertibile da circa 500 milioni di euro e dalla durata di cinque anni. Come ha precisato Alfredo Sanguinetto, diretto generale dell’istituto, il progetto di questo bond è nato già da tempo, ora manca solo la decisione del cda. Un convertibile di questo tipo dovrebbe dunque rendere inutile per Carige l’adozione dei Tremonti bond, a conferma dell’ormai quasi accertato insuccesso dello strumento finanziario: le condizioni di mercato sono cambiate e le banche italiane mirano ad altri obiettivi. Tra l’altro, è normale che una banca preferisca le obbligazioni convertibili ai Tremonti bond, in quanto questi ultimi sono temporanei e devono poi essere rimborsati, mentre gli altri strumenti garantiscono una ricapitalizzazione stabile. Per la fine del 2009, invece, Carige ha in mente di riorganizzare i propri assets immobiliari, in modo da creare una nuova società che contenga solamente immobili da investimento.