Non é solo la notizia di un possibile downgrade da parte di Moody’s che turba i mercati: segnali allarmanti sull’attuale stato di panico dei mercati arrivano anche dalle operazioni di deposito fondi presso la Banca Centrale Europea. Dai dati dell’Eurotower emerge infatti che nei giorni scorsi le banche hanno depositato presso l’Istituto centrale 166,8 mld di euro, valore più alto da inizio anno che supera i 151 mld toccati venerdì scorso. Sembra quindi che gli istituti di credito europei siano riluttanti a prestarsi denaro tra di loro a causa dell’attuale situazione di incertezza anche sui titoli di Stato. Le banche quindi preferiscono depositare la propria liquidità “sotto il mattone” ovvero in un porto sicuro qual’è la Banca Centrale.
Un livello di depositi superiore ai 100 miliardi segnala solitamente un aumento del livello di incertezza: le banche preferiscono rivolgersi allo sportello ufficiale piuttosto che prestare soldi al sistema finanziario, ma un dato che superi i 160 mld risulta essere eccessivo, nonchè preoccupante. Icali di Borsa hanno deprezzato nell’ultimo anno le banche del vecchio continente del 37% e quasi dimezzato le banche italiane in Borsa portandole sui multipli del marzo del 2009. Sui mercati alle preoccupazioni degli ultimi giorni si sono aggiunte le notizie della scorsa settimana che vedono la Federal Housing Finance Agency (Fhfa) ovvero l’agenzia Usa che controlla Fannie Mae e Freddie Mac, nel tentativo di recuperare miliardi di dollari in un’azione legale che dovrebbe toccare ben 17 istituti.
I paesi membri dell’eurozona non devono dare per scontato il programma di acquisto dei titoli di stato, compresi quelli italiani, deciso dalla Bce nelle scorse settimane – sottolinea il governatore della Banca d’Italia e futuro presidente Bce Mario Draghi – . E’ giunta ora l’ora che i governi si assumano le loro responsabilita’ e agiscano rapidamente per risolvere la crisi del debito sovrano. Sul fondo salva statu Efsf deciso a livello europeo sarebbe un errore riporre una eccessiva fiducia perche’ questo non puo’ fornire una soluzione al problema di base ovvero la mancanza di disciplina di bilancio e scarsa crescita.
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