Nei giorni scorsi il capo del comitato di supervisori (nominati dal governo) per seguire la ristrutturazione dell’industria americana dell’auto, ha incontrato Sergio Marchionne a Detroit. La società del Lingotto manterrà inizialmente la quota di partecipazione del 20%, tale quota potrà però aumentare progressivamente fino a un totale del 35% subordinatamente al raggiungimento di determinati obiettivi previsti dall’accordo. L’internazionalizzazione del Lingotto e il rilancio di Chrysler porteranno Fiat
all’utile operativo nei prossimi due anni – ha precisato il ceo Marchionne – e il titolo potrebbe anche sbarcare a Wall Street, con il collocamento già nel 2010.
A Piazza Affari il titolo Fiat ha toccato quota 10 euro, risultato che non raggiungeva dal settembre 2008.