Subisce una battuta d’arresto la fase di ascesa di Fondiaria Sai: insieme a Unipol sembra si stia valutando la possibilità di un aumento di capitale più corposo. L’indiscrezione ha però subito generato un deciso calo a Piazza Affari: un’azienda che opta per un aumento di capitale più consistente non di rado é recepita dagli operatori economici come un’impresa in difficoltà, da cui la decisione di iniezione capitali. Un aumento può indirettamente svelare il bisogno di liquidità di un’azienda e la sua carenza momentanea in tal senso. Il calo è legato alle indiscrezioni sugli aumenti di capitale, ma anche alle prese di profitto, ha però sottolineato un trader.
Secondo alcuni studiosi del settore l’aumento di capitale di Fonsai potrebbe arrivare fino a 900 milioni-1 miliardo di euro, contro la stima iniziale che aveva previsto un massimo di 750 milioni. Alcuni giornali inoltre tornano su un possibile incremento dell’importo della ricapitalizzazione di Unipol. A tutto ciò si aggiunge un’altra situazione non proprio positiva per il gruppo: partiranno in questi giorni accertamenti della procura di Milano volti a verificare l’andamento delle azioni Premafin (controllante di Fondiaria-Sai), a verificare che non ci siano state speculazioni o altre manovre anomale. Si tratta dell’andamento delle azioni tra la fine del 2011 e il prime settimane del 2012 a Piazza Affari, quando il gruppo assicurativo Unipol ha reso pubblico il suo interesse per il gruppo assicurativo dei Ligresti. Esiste il sospetto di insider trading e la Consob sta lavorando a stretto contatto con la procura.
Ad ogni modo se ulteriori iniezioni di liquidità si rilevassero necessarie, nonostante l’impegno dei soci forti a fare la propria parte, si dovrà pensare alla costituzione di un’importante rete di sicurezza. Intanto nella giornata di ieri, Premafin, controllante di Fondiaria, ha perso il 4% a 0,30 euro, mentre Milano Assicurazioni l’1% circa. Fonsai ha ceduto il 4,5% a 0,70 euro, mentre Unipol l’1,9% a 0,20 euro.
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