Il fatto che le Borse abbiano improvvisamente virato in peggio dopo la conferenza stampa del presidente della Bce Jean Claude Trichet ha fatto molto riflettere economisti ed esperti sul perchè di quello che poi si è rivelato un vero e proprio crollo, considerando che i tassi, come previsto, sono rimasti fermi al 4,25%, che lo stesso presidente della Bce non abbia, come fatto in precendenza, minacciato altri prossime misure di stretta monetaria e senza che abbia aggiunto nessuna notizia negativa che già i mercati non sapessero. Qualcuno ha provato a dare la colpa del nuovo pesante tonfo delle Borse alle parole sui rischi inflazionistici, ma di questo già si era argomentato in abbondanza. Insomma nulla che potesse spiegare apparentemente un simile crollo.
Considerando che il dato sull’occupazione settimanale, assai meno importante di quello mensile, giunto dagli Usa non può certo da solo motivare un simile crollo. Ma a ben guardare una spiegazione c’è e forse leggendo bene le dichiarazione rilasciate da Trichet. Stiamo parlando, infatti, della stretta creditizia annunciata dall bce nei confronti delle banche. A partire da febbraio infatti si agirà sul collaterale che le banche possono utilizzare come garanzia per i prestiti di liquidità che ricevono. D’ora in poi, ha spiegato il presidente della Bce Jean-CLaude Trichet, sarà applicato un ‘haircut‘ (margine di garanzia) uniforme del 12% su tutte le scadenze degli asset-backed-securities per tutti i tipi di coupon. I collaterali sono quegli asset – titoli di stato, abs, bond, prestiti bancari – che gli istituti creditizi danno a garanzia alla Bce per avere in cambio liquidità in occasione dei rifinanziamenti principali della banca centrale. Insomma in breve le banche dovranno impegnare maggiori titoli in proprio possesso per avere un finanziamento. Questi strumenti da alcuni vengono definiti dei propri e veri motori dei mercati finanziari per la loro capacita di generare liquidita e per questo forse i mercati hanno reagito in maniera cosi pesante. Ma d’altro canto la situazione di emergenza in cui i mercati si sono venuti a trovare a causa dei mutui subprime non può continuare certo in eterno, e Trichet con questa mossa ha voluto indicare una sorta di exit strategy che presto potrebbe essere adottata anche oltreoceano.
2 commenti su “La exit strategy di trichet spaventa le borse mondiali”