Mentre il governo é impegnato a nella contrattazione con le autorità cinesi affinchè queste ultime decidano di acquistare titoli del debito pubblico italiano, torna sotto quota 400 punti base lo spread Btp Bund, salito nella giornata di ieri a nuovi massimi. Il Tesoro ieri ha collocato sul mercato il nuovo Btp a cinque anni a un tasso di rendimento che é salito fino al 5,6% dal 4,93% dell’ultima asta, toccando un nuovo record degli ultimi 12 anni. Il nuovo Btp 15 settembre 2016 è stato venduto per un totale pari a 3,865 miliardi di euro.
Il premio di rendimento pagato dai Btp decennali rispetto al bund tedesco, è salito oltre i 400 punti base per poi diminuire a quota 388 punti nel pomeriggio. Sui mercati ci sono stati tantissimi acquisti sui titoli tedeschi, con il futures sul bund che segnava 138,91. La Bce continua a sostenere i titoli di Stato europei nonostante la Merkel avesse espresso parere contrario nei giorni scorsi, a partire da quelli italiani: la settimana scorsa ne ha comprati quasi 14 miliardi di euro e alcune indiscrezioni segnalavano acquisti anche ieri. Ma ormai questo non é più sufficiente. Le autorità italiane per vendere i titoli sono costrette ad attribuire un rendimento decisamente alto, i rendimenti dei titoli di Stato italiani, spagnoli e di altri Paesi continuano infatti a salire.
I BTp decennali ieri erano costretti a offrire un tasso d’interesse del 5,59%, ovvero 3,85 punti percentuali in più dei Bund tedeschi. Altri Stati Europei non stanno meglio: la Grecia (1.863 punti base), il Portogallo (895) e l’Irlanda (665). Anche i credit default swap segnalano una situazione negativa, nei giorni scorsi assicurarsi contro l’insolvenza dell’ITalia costava il 5,05% dell’importo da assicurare. Non sorprende che il ministero italiano dell’economia abbia avviato nei giorni scorsi colloqui con la Cina sull’ipotesi di vendere titoli di debito pubblico italiano, anche se al momento non c’è nulla di confermato.
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