Se la fase più acuta della tempesta sui mercati finanziari sembra oramai messa alle spalle, lo stesso forse può iniziare a dirsi in Italia anche per l’industria del risparmio gestito. I dati relativi alla raccolta dello scorso mese di maggio, rilasciati da Assogestioni, sono tutto sommato incoraggianti, visto che nel mese per il sistema dei fondi comuni la raccolta è tornata positiva per 1,6 miliardi di euro. In questo modo, gli asset complessivi in gestione da parte dei fondi si è nuovamente portato al di sopra del livello dei 401 miliardi di euro; il miglior exploit, nel mese di maggio, è stato conseguito per la categoria dei “Fondi Flessibili” con una raccolta positiva per oltre 800 milioni di euro che spinge gli asset detenuti da tali strumenti finanziari in prossimità della quota dei 52,7 miliardi di euro. Per il futuro, specie se i mercati finanziari continueranno a salire, è lecito attendersi ulteriori buone notizie per l’industria del risparmio gestito, anche considerando che, in virtù della “concorrenza” degli ETF, molti fondi comuni di investimento non prevedono più commissioni di ingresso e di riscatto, e le commissioni annue di gestione sono più basse in media rispetto agli anni scorsi.