Mancava solamente l’autorizzazione da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ma ora si è colmata anche questa lacuna: l’Antitrust ha provveduto a dare il proprio via libera all’acquisizione del capitale sociale complessivo di Montegranaro e Colbuccaro da parte di Enel Green Power. Per la precisione, si sta facendo riferimento alla divisione della compagnia che è attiva nell’ambito dell’energia solare (Sharp Solar Energy).
Come è facilmente intuibile, questa stessa società si occupa soprattutto di sviluppare, progettare, costruire, detenere e gestire gli impianti fotovoltaici e su di essa esiste un controllo pari al 100% da parte di Enel Green Power e del gruppo Sharp. Perché tanto interesse nei confronti di queste due aziende? Montegranaro Fotovoltaica non è altro che la società che sta sviluppando un progetto piuttosto interessante: in pratica, bisognerà realizzare e costruire un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare, con una potenza massima che è già stata fissata in seicento chilowatt picco. Intanto, però, il titolo azionario di Enel Green Power non è riuscito a beneficiare di questo annuncio così importante, visto che a Piazza Affari si è registrato un calo di quasi due punti percentuali (-1,8% per la precisione).
Lo stesso discorso fatto in precedenza vale anche per la Colbuccaro Fotovoltaica, il cui impianto solare è molto simile a quello della Montegranaro (ma la potenza massima è stata fissata in 960 chilowatt picco). L’Authority non intravisto in questa operazione di acquisizione nessuna costituzione o rafforzamento di una posizione dominante sul mercato di riferimento, quindi l’approvazione si può spiegare in tale maniera, visto che ogni rischio di eliminazione o riduzione sostanziale della concorrenza va evitato. I due impianti in questione verranno installati nel comune campano di Acerra, da tempo al centro di polemiche e tensioni per i rifiuti tossici e il loro smaltimento attraverso l’utilizzo di un termovalorizzatore.