Advertising online in crescita: sconfiggere la crisi economica investendo in pubblicità

 Tempi di crisi? Non solo, o non sempre. La recessione è realtà, la recessione avanza. Cassa integrazione e disoccupazione aumentano, in Italia. I consumi si arrestano, e i saldi in corso vivono di analisi contrastanti. Insomma, la situazione non è rosea.

Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa, l’organismo associativo costituito dalle principali Aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità, col pessimismo non va d’accordo, anzi.

Nelle prime due settimane di dicembre, Mediaworld ha venduto 20 mila televisori a schermo piatto da 42 pollici. Vuol dire che la gente trascorre più tempo in casa davanti alla tv. Questa è un buona notizia per chi comunica attraverso questo mezzo. Inoltre, nel 2008 gli acquisti su Internet sono raddoppiati. Il regalo di Natale, perciò, si è comprato anche online. E questa è un’ opportunità per quella stampa che fa sinergie con la rete

America On Line si getta nella mischia

La America On Line è stata protagonista di una delle più grandi fusioni della storia: quella da 160 miliardi con Time Warner nel 2001. Adesso è considerata una delle principali candidate a contrastare l’eventuale Microoh. Il 5% di Aol è già nelle mani di Google, che ha acquistato la quota a 1 miliardo di dollari nel 2005. Aol è forse l’unica a poter competere con Microsoft e Yahoo sul piano della messaggeria istantanea, con un bacino da 65 milioni di utenti.

Per il momento Aol se ne sta in disparte ma questo non vuol dire che stia solo a guardare: ha annunciato la quinta acquisizione dell’anno nell’advertising, dopo Quigo, Tacoda, Screen Media e AdTech. Questa si volta si tratta di Buy.at, una rete di marketing affiliato. In pratica Buy.at è un network in cui gli inserzionisti pagano il publisher web solo quando un visitatore fa un’azione in risposta all’advertising, come un acquisto ad esempio. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.

Ieri Aol ha comprato anche Growy, entrando così nel business dei widget. Neanche di questa operazione si conoscono i termini finanziari, ma quello che è certo che la divisione di Time Warner integrerà in neo-acquisto nella rete pubblicitaria di Platform A, con Advertising.com, Tacoda, Third screen Media, Lithingcast e AdTech.